Wall Street sprofonda con impennata VIX (+28%) tra alert tassi e flop fiducia
Brusco calo di Wall Street complici i dati deboli sulla fiducia dei consumatori che sono andati ad aggiungersi a un contesto già debole alla luce dell’acuirsi dei timori inflattivi e delle conseguenti possibili mosse restrittive della Fed. A tal proposito, dal discorso che Jerome Powell al Senato Usa emerge che l’inflazione è vista “elevata e probabilmente rimarrà tale nei prossimi mesi, prima di rallentare”.
La fiducia dei consumatori statunitensi è scesa inaspettatamente al minimo da febbraio poiché l’aumento delle infezioni da COVID-19 ha intensificato le preoccupazioni sulle prospettive a breve termine dell’economia.
I rendimenti dei Treasury sono schizzati ai massimi da giugno (decennale in area 1,56%) con un forte aumento della volatilità (indice VIX a 24, in rialzo del 28%).
Il Dow Jones Industrial Average cede l’1,6%, l’ S&P 500 oltre il 2% il Nasdaq Composite il 2,8%. In forte affanno le Big Tech (-3,8% Alphabet, -3,3% Amazon e -4% Facebook) con tutto il settore tech che paga l’aumento dei tassi sull’obbligazionario.