Finanza Rc Auto, arrivano le nuove tabelle per i risarcimenti. Cosa cambia per gli automobilisti

Rc Auto, arrivano le nuove tabelle per i risarcimenti. Cosa cambia per gli automobilisti

18 Gennaio 2024 15:03

Arriva una novità nel mondo assicurativo italiano, in particolare per la RC Auto. Il consiglio dei Ministri, lo scorso 16 gennaio, ha approvato lo schema di DPR al cui interno è contenuta la tabella delle menomazioni all’integrità psicofisica comprese fra 10 e 100 punti, attraverso la quale viene disciplinato il risarcimento dei danni non patrimoniali per le lesioni di non lieve entità. In altre parole, costituisce i parametri su cui calcolare l’ammontare degli indennizzi monetari, nel momento in cui a seguito di un incidente la vittima ha riportato delle macrolesioni.

Il provvedimento si va ad inserire in un più ampio percorso, attraverso il quale il vuole procedere verso un più ampio quadro di riforma strutturale del settore assicurativo. Ma soprattutto nasce dall’intento di garantire alle vittime di un sinistro di ricevere un equo risarcimento del danno non patrimoniale. La tabella andrà, sicuramente ad impattare direttamente sulla gestione della Rc Auto.

Rc Auto: arriva la nuova tabella per i danni non patrimoniali

Il 16 gennaio 2024 il Consiglio dei Ministri ha approvato il DPR al cui interno è contenuta la Tabella delle menomazioni all’integrità psicofisica comprese fra 10 e 100 punti, che servirà per quantificare i danni non patrimoniali subiti dalle vittime di un sinistro. Il nuovo documento ha un importante impatto sulla Rc Auto.

La Tabella Unica Nazionale per il risarcimento del danno non patrimoniale, attesa da ben 18 anni, è finalmente una realtà: garantirà alle vittime dei sinistri il diritto a un pieno ed equo risarcimento del danno subito – spiega Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy -. Un significativo passo in avanti verso maggiori certezze e una uniformità di trattamento, che andrà a beneficio sia dei consumatori che delle compagnie assicurative. Questo provvedimento si inserisce all’interno di un più ampio percorso di riforma strutturale del settore assicurativo quanto mai necessario: un atto di responsabilità nei confronti del nostro Paese, con l’obiettivo di garantire efficienza e sostenibilità al settore. Il Governo c’è!

Lo scopo di questo provvedimento, in estrema sintesi, è quello di andare a garantire il diritto delle vittime di sinistri di ottenere il giusto risarcimento per gli eventuali danni non patrimoniali. Allo stesso tempo, si cerca di razionalizzare i costi che vanno a gravare direttamente sul sistema assicurativo. E di conseguenza sui consumatori, che hanno tutti i diritti ad ottenere dei risarcimenti equi, ma devono vedersi garantiti anche dei costi sostenibili dei premi assicurativi.

Le novità introdotte

La proporzionalità diretta e inversa viene definita dalla riforma appena approvata:

  • la prima è definita rispetto al grado di invalidità;
  • la seconda si basa sull’età del soggetto.

Per calcolare l’aumento del valore economico del singolo punto viene utilizzato un moltiplicatore proporzionale rispetto all’incremento percentuale che viene assegnato direttamente ai postumi. All’interno del danno patrimoniale sono inclusi quello biologico e quello morale, anche se il giudizio arriva in maniera separata.

Per danno morale “si intendono le sofferenze e il turbamento dell’animo provati dal sinistro”. Questa è, sostanzialmente, una vera e propria novità della riforma, che ha introdotto un apposito moltiplicatore proprio per il danno morale, attraverso il quale vengono aumentati i valori del danno biologico in termini percentuali e progressivi per ogni singolo punto di invalidità che viene riconosciuto.

Rc Auto: il problema dei costi

Nel frattempo i costi della Rc Auto sono finiti sotto la lente d’ingrandimento del Garante per la sorveglianza dei prezzi, il quale, su indicazione del ministero del Made in Italy, ha organizzato una Commissione di allerta rapida per il 14 febbraio 2024.

A fotografare l’aumento dei costi della Rc Auto è anche l’osservatorio di Facile.it, che ha quantificato in 765.000 il numero degli automobilisti che nel corso del 2024 vedranno aumentare la Rc Auto a seguito di un sinistro con colpa dichiarato nel corso del 2023. Secondo l’analisi risulta essere in calo del 7% nel 2023 rispetto al 2022 il numero dei sinistri. A dicembre 2023 occorrevano 618,55 euro per assicurare un veicolo a quattro ruote, ossia il 35% in più rispetto ad un anno prima.

La tendenza al rialzo non sembra mostrare segni di rallentamento – spiega Andrea Ghizzoni, managing director insurance di Facile.it -. L’inflazione, che nel nostro Paese rimane ancora su livelli elevati, gioca un ruolo chiave sia sul costo di riparazione delle auto sia sul costo medio dei sinistri, fattori che inevitabilmente pesano sull’aumento delle tariffe Rc auto. In un contesto caratterizzato da continui incrementi, quindi, confrontare le offerte presenti sul mercato è indispensabile per risparmiare e contrastare futuri rincari.

Il numero dei sinistri denunciati

Sempre secondo l’analisi di Facile.it a livello nazionale, nel 2023, hanno dichiarato un sinistro con colpa il 2,33% in più degli automobilisti. La graduatoria delle aree vede in testa la Toscana, dove il 3,02% degli automobilisti si vedrà aumentare il premio Rc Auto a seguito di un incidente. Seguono:

  • Liguria: 2,89%;
  • Sardegna: 2,76%.

Sono state, invece, rilevate le percentuali più basse in:

  • Trentino-Alto Adige: 1,57%;
  • Basilicata: 1,78%;
  • Friuli-Venezia Giulia: 1,82%.