Piazza Affari negativa (-0,6%) nel giorno della Bce
Chiusura in calo a Piazza Affari, tra le peggiori in Europa, dopo la riunione della Bce e la conferenza stampa di Christine Lagarde. Il Ftse Mib archivia gli scambi in flessione dello 0,6% a 30.157 punti, con Snam (-2,8%) in fondo al listino principale dopo la presentazione del piano strategico al 2027. Sottotono anche i bancari Bper (-2,5%), Banco Bpm (-2%) e Unicredit (-1,8%). In luce, invece, Hera (+4,7%) in scia al piano presentato ieri e all’acquisizione di Trs Ecology annunciata oggi.
Ecco il nostro commento live della chiusura dei mercati:
In Europa, focus di giornata sulla Bce, che come da attese ha mantenuto invariati i tassi per la terza riunione consecutiva, ribadendo che l’inflazione sta scendendo, malgrado la lieve risalita di dicembre. La presidente ha dichiarato che è prematuro parlare di tagli dei tassi e non si è discostata dalle dichiarazioni rilasciate a Davos in merito alla possibilità di iniziare a ridurre i costi di finanziamento dall’estate.
Tuttavia, i mercati hanno accolto le sue parole come accomodanti, intensificando nuovamente le scommesse su un possibile taglio già in primavera.
Negli Usa, intanto, il Pil del quarto trimestre ha battuto le attese registrando un incremento del 3,3% su base annualizzata. Per l’intero 2023, la crescita economica acquisita è pari al 2,5%.
Sopra le stime i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (214 mila), mentre le vendite di nuove abitazioni sono aumentate dell’8% a dicembre, contro il 10% previsto dagli analisti. In Germania, l’indice Ifo di gennaio ha deluso le aspettative, scendendo sui minimi dal 2020.
Prosegue intanto la stagione di trimestrali, con i conti di Intel in programma stasera dopo quelli di Tesla che hanno mancato le attese in termini di ricavi e utili per azioni, malgrado le consegne sopra le stime.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 153 punti base, con il rendimento del decennale italiano in discesa al 3,82% e quello del Bund al 2,29% dopo la Bce, mentre i Treasury decennali Usa si riducono al 4,13%.
Tra le materie prime, il Petrolio Brent supera gli 81 dollari al barile, mentre sul Forex il cambio euro/dollaro si deprezza a 1,083 e il dollaro/yen resta in area 147,7.