Finale Piazza Affari +0,1%, spicca il volo Unipol (+21%)
Chiusura incerta per le borse europee, con il Ftse Mib poco mosso (+0,1%) a 31.732 punti. Vola Unipol (+21%) dopo l’annuncio dell’operazione di riorganizzazione societaria che prevede il lancio di un’opa su UnipolSai a 2,7 euro per azione.
In evidenza Brunello Cucinelli (+1,8%) e Prysmian (+1,8%), sostenuta ancora dalle commesse per complessivi 5 miliardi ottenute da Amprion. In coda Eni (-3,1%) dopo i risultati che mostrano un utile netto in flessione del 66% a 4,74 miliardi e un utile netto adjusted, ossia al netto delle poste non ricorrenti, in calo del 38% a 8,3 miliardi.
Dall’agenda macro sono giunti i dati di gennaio sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti, in aumento dello 0,3% rispetto a dicembre e dello 0,9% su base annua, più delle attese. Diffusa anche l’indagine preliminare sulla fiducia dell’Università del Michigan per il mese febbraio, in miglioramento per il terzo mese, con gli americani più ottimisti riguardo alle prospettive dell’economia e dell’inflazione.
Nel corso della prossima settimana, l’attenzione si focalizzerà sugli indicatori della Bce relativi alle negoziazioni salariali, un tema sottolineato da diversi membri del Consiglio direttivo in ottica di inflazione. Nel radar anche gli indici Pmi e i verbali di Fed e Bce, oltre alla trimestrale di Nvidia.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce ulteriormente a 147 bp, con il rendimento del decennale italiano al 3,88% e quello del Bund al 2,4% mentre i Treasury decennali Usa si attestano al 4,3%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent supera gli 83 dollari al barile e si appresta a chiudere la seconda settimana consecutiva di guadagni. Sul Forex il cambio euro/dollaro staziona a 1,077 e il dollaro/yen resta sopra quota 150.