Finanza Auto: parte bene mercato Ue 2024. Auto elettriche e il caso italiano

Auto: parte bene mercato Ue 2024. Auto elettriche e il caso italiano

21 Febbraio 2024 14:35

Nel 2024 il mercato dell’auto parte bene. Nell’area Ue, Efta e Regno Unito, nel corso del mese di gennaio, le vendite hanno superato la soglia del milione, registrando una crescita dell’11,5% rispetto allo stesso mese del 2023.
A sostenere gli acquisti sono principalmente le flotte aziendali. L’Italia rimane il fanalino di coda per quanto riguarda le auto elettriche: il diesel, a gennaio, pesa ancora per il 15,4%, contro il 2,1% delle Bev. Ma entriamo nel dettaglio e analizziamo come si muove il mercato dell’auto in questo primo scorcio del del 2024. Partendo dall’analisi dei dati di Acea e del Centro Studi Promotor.

Mercato dell’auto: il 2024 inizia bene

Nell’Europa Occidentale – tenendo conto di Ue, Efta e Regno Unito – nel 2024 il mercato dell’auto è partito in maniera brillante. Nel corso del mese di gennaio le immatricolazioni risultano essere ancora lontane dai livelli pre-crisi, segnando un -17,2% rispetto al mese di gennaio 2019. Ma sono riuscite a registrare una crescita dell’11,5% rispetto allo stesso mese del 2023, sfiorando quota 1.015.381.

Il Centro Studi Promotor mette in evidenza che nella maggior parte dei paesi la domanda è stata sostenuta principalmente dagli acquisti per il rinnovo delle flotte aziendali, dalle società di noleggio a lungo termine. Ma anche dagli acquisti di auto elettriche, che hanno beneficiato di incentivi particolarmente generosi.

Le immatricolazioni di auto elettriche (BEV) nel corso del mese di gennaio sono state pari a 120.926. È stata registrata una crescita pari al 29,3% rispetto al mese di gennaio 2023. La quota di mercato risulta essere pari all’11,9%: sicuramente una percentuale significativa, ma indubbiamente inferiore a quella registrata nel corso dell’interno 2023, quando è stata pari al 15,7%.

In tutta l’area sono però in sofferenza gli acquisti dei privati che risentono fortemente degli aumenti di prezzi degli ultimi anni – spiega Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor -. Questa situazione spiega, in parte, la forte crescita del noleggio a lungo termine, che è una formula nata per le flotte aziendali, che si sta però estendendo rapidamente anche ai privati. Il noleggio a lungo termine è infatti una soluzione alternativa all’acquisto molto allettante e comoda che, oltre a semplificare la gestione dell’auto, consente, in questa fase di mercato, di diluire nel tempo i forti aumenti dei prezzi delle auto.

Mercato dell’auto: la crescita non è omogenea

Soffermandosi sui numeri del mercato dell’auto di gennaio è necessario sottolineare che la crescita non interessa indistintamente tutti i 31 paesi dell’area. È, però, sostenuta all’interno dei cinque principali mercati, che riescono ad assorbire il 70% delle immatricolazioni registrate.
La Germania costituisce il mercato dell’auto principale: a gennaio le immatricolazioni sono cresciute del 19,1%. Un incremento senza dubbio significativo, anche se risulta essere magro se viene confrontato con quanto avvenuto nel corso del mese di gennaio 2023. A pesare sul calo sono le dinamiche negative che sono state innescate dal sistema degli incentivi all’elettrico.

Degni di nota, anche se sicuramente più contenuti, sono gli incrementi che sono stati registrati nel corso del mese di gennaio, negli altri quattro mercati che costituiscono, insieme alla Germania, il cosiddetto gruppo dei cinque grandi dell’area. Le immatricolazioni, in Francia, hanno registrato una crescita del 9,2%. L’incremento è stato dell’8,2% nel Regno Unito, mentre in Spagna la crescita è stata del 7,3% e in Italia del 10,6%.

Qui una fotografia dell’Acea sulle immatricolazioni auto in Ue nel mese di gennaio suddivide per le diverse fonti di energia.

Auto elettriche: luci ed ombre

Soffermandosi, invece, sul mercato delle auto elettriche vengono registrate notevoli differenze tra i vari paesi. La quota di questo segmento risulta essere come segue:

  • Germania: 10,5%;
  • Francia: 16,4%;
  • Regno Unito: 14,7%;
  • Spagna: 4,9%.

A questo punto è necessario soffermarsi sul caso italiano: nel nostro paese a gennaio 2024 la quota di questo segmento è stata pari al 2,1%, contro il 4,2% dell’intero 2023. Un calo determinato principalmente dalla mancanza di incentivi. Da segnalare, comunque vada, che in Italia, così come accade in Spagna, sono presenti dei redditi pro capite inferiori a quelli dei maggiori paesi europei. Sulle decisioni di acquisto di auto elettriche pesa notevolmente il prezzo elevato di questo tipo di vetture. Una situazione che potrebbe essere superata introducendo un sistema di incentivi generosi e realmente efficaci.