Tim: emergono indiscrezioni sulla proposta per il PSN (analisti)
Contratto di servizio della durata di 13 anni e del valore cumulato di 4,6 miliardi di sales e 1,1 miliardi di EBITDA. Questa la proposta del piano industriale sviluppato da Tim e da altri partner per la realizzazione e gestione del Polo Strategico Nazionale e la gestione dei servizi cloud alla Pubblica amministrazione. E’ Il Fatto che riporta alcuni dettaglio secondo cui, tra l’altro, al termine del contratto l’asset passerebbe allo Stato o a un nuovo concessionario che riconoscerebbe il valore residuo dei beni non ammortizzati.
La governance della partnership prevederebbe che TIM nomini il presidente e CDP il CEO. TIM avrebbe il 45%, CDP il 20%, Leonardo il 25% e Sogei il 10%. Il consorzio genererebbe quindi ricavi per circa 350 milioni e un ebitda di circa 85 milioni medi annui, con un margine del 24-26%. In questo schema, ad Equita sembra di capire che i partner sosterrebbero l’investimento per la realizzazione del PSN, ma non ci è chiaro se parte dell’investimento sarà finanziato dal PNRR (che ha messo a disposizione 900 mn per la realizzazione del PSN). In base a queste metriche, il progetto darebbe un contributo limitato ai risultati del gruppo ma darebbe invece un impatto significativo ai target di Noovle (1bn sales e 400mn EBITDA al 2024) che potrebbero quindi avere spazio di revisione al rialzo. A Piazza Affari il titolo Tim segna +1,51% a 0,36 euro.