Poste Italiane “porta a casa” il passaporto: le tappe del progetto Polis
Procede a passo spedito il progetto Polis di Poste italiane, grazie al quale sarà possibile richiedere e rinnovare il passaporto presso gli uffici postali dei Comuni con meno di 15 mila abitanti. Una novità importante, che si inserisce in un contesto particolarmente teso e problematico: sono molti, infatti, gli utenti e gli operatori del settore che lamentano la lentezza del rilascio o del rinnovo del passaporto.
Il progetto Polis sembrerebbe, se non altro, uno strumento utile per agevolare i cittadini residenti nei comuni più piccoli. Ma vediamo in cosa consiste questa novità.
Passaporto: si potrà richiedere o rinnovare negli uffici postali
Grazie al progetto Polis di Poste Italiane i cittadini residenti nei comuni con meno di 15 mila abitanti avranno la possibilità di richiedere e rinnovare il passaporto presso un ufficio postale. Il servizio, che partirà in via sperimentale in provincia di Bologna a San Pietro in Casale e Toscanella (frazione di Dozza), sarà successivamente esteso in tutto il territorio nazionale.
Lanciato nel corso del mese di gennaio 2024, il progetto Polis punta a trasformare gli uffici postali nella casa dei servizi digitali. In altre parole diventeranno uno sportello unico in grado di rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione. Il servizio sarà reso in 7.000 comuni con meno di 15 mila abitanti.
L’iniziativa è stata finanziata con risorse del piano complementare al PNRR (Dl 59/2021) con 800 milioni di euro e per circa 400 milioni di euro a carico di Poste italiane.
A seguito di una convenzione firmata tra Poste italiane, ministero dell’Interno e quello delle Imprese e del made in Italy i cittadini che hanno la residenza o il domicilio nei comuni inclusi nel progetto Polis avranno la possibilità di aprire la pratica per richiedere o rinnovare il passaporto direttamente presso un ufficio postale. Non dovranno recarsi in Questura: il passaporto arriverà direttamente a domicilio.
Come effettuare l’operazione
Per richiedere il passaporto sarà sufficiente recarsi al più vicino ufficio postale con un documento di identità valido, il codice fiscale e due fotografie. Sarà necessario pagare il bollettino per il passaporto ordinario della somma di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,60 euro.
Chi dovesse, invece, rinnovare il passaporto dovrà consegnare quello vecchio o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento. Gli uffici postali sono dotati di una piattaforma tecnologica grazie alla quale gli operatori potranno raccogliere le informazioni e i dati biometrici del cittadino – come impronte digitali e foto – e provvederanno ad inviare la documentazione agli uffici di polizia competenti. Il nuovo passaporto verrà consegnato a casa del richiedente direttamente da Poste italiane.
Questo è solo uno dei primi servizi che verranno erogati dagli uffici postali. A breve sarà anche possibile far richiesta della carta d’identità elettronica ed usufruire dei vari servizi dell’Agenzia delle Entrate. Queste operazioni potranno essere effettuate direttamente allo sportello o in alcune sale dedicate. O tramite dei totem digitali che permetteranno al cittadino di eseguire le richieste in modalità self.
Grazie alla collaborazione con Poste Italiane, e alla sua capillare rete di uffici sul territorio, stiamo progressivamente spostando il baricentro delle attività del Viminale per renderlo sempre più vicino alle esigenze dei cittadini – spiega Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno -. Prende avvio la sperimentazione di un progetto che, a regime, renderà possibile, nei piccoli comuni, richiedere o rinnovare il passaporto direttamente negli uffici postali: un’importante novità sulla strada della semplificazione dei canali di accesso ai servizi della pubblica amministrazione. Un segnale di attenzione verso le comunità di quei piccoli centri abitati che rappresentano la spina dorsale del nostro Paese.