Rc Auto, prezzi ancora in salita: ora il prezzo medio è di 389 euro
La spesa per assicurare un’auto continua a crescere, con un’impennata dei prezzi delle Rc Auto, le polizze che “proteggono” i proprietari di veicoli dai rischi legati alla circolazione stradale. Secondo i dati forniti dall’Ivass, l’Autorità di vigilanza del settore assicurativo, il costo medio per i contratti stipulati a gennaio 2024 si attesta a 389 euro, registrando un aumento del +7,5% su base annua in termini nominali, sebbene in una leggera decelerazione rispetto al +7,9% osservato a dicembre. In termini reali, l’incremento complessivo ammonta al +6,7%.
Gli aumenti in un anno
L’incremento significativo delle tariffe Rc Auto ha portato a una maxi stangata da circa 877 milioni di euro l’anno per gli automobilisti italiani, secondo quanto riportato dal Codacons. A gennaio, l’aumento dei prezzi delle polizze è stato del 7,5%, portando il costo medio dell’Rc auto a 389 euro, come analizzato dall’associazione. Considerando che in Italia sono in circolazione circa 43 milioni di veicoli assicurati, di cui 32,5 milioni sono autovetture, il Codacons parla di una “stangata” che raggiunge la cifra di 877 milioni di euro all’anno solo per la categoria degli automobilisti. Come indicato dall’Ivass, i prezzi medi rimangono, tuttavia, ancora inferiori al periodo prepandemico. A gennaio 2019, ricorda l’istituto, erano pari a 406 euro.
Associazioni dei consumatori in campo
Aumenti fanno scendere in campo le associazioni dei consumatori. Come il Codacons, che in una nota attaccano: “Gli aumenti delle tariffe appaiono del tutto ingiustificati, considerato che non si assiste ad un analogo incremento dell’incidentalità in Italia – afferma il presidente Carlo Rienzi – Il governo Meloni deve intervenire per limitare lo strapotere delle imprese assicuratrici e frenare l’escalation delle tariffe nel comparto, soprattutto in considerazione del fatto che i cittadini hanno l’obbligo di assicurare la propria autovettura, mentre le imprese assicuratrici non devono sottostare ad alcun limite tariffario”, conclude Rienzi.
Gli fa eco Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, affermando che, nonostante un rallentamento rispetto al picco del 7,9% registrato a dicembre, il recente aumento è ancora considerevole e ingiustificato, “si tratta di un rincaro lunare, ingiustificato e vergognoso che mira solo a rimpinguare i profitti, salvaguardandoli dall’inflazione e facendo cassa sugli automobilisti. Per trovare un prezzo medio più alto si deve tornare al gennaio 2020 quando era pari a 395,60″, afferma il presidente.
Dona solleva preoccupazioni particolari riguardo ai rialzi stratosferici dei prezzi in alcune città, suggerendo la possibilità di restrizioni alla concorrenza o, peggio ancora, accordi collusivi. Per questa ragione, Dona chiede all’Antitrust di indagare sulle cause di questi aumenti anomali, al fine di garantire un mercato assicurativo equo e trasparente.
La classifica dei rincari maggiori
Ogni città ha variazioni e premi diversi: prendendo come periodo da gennaio 2023 a gennaio 2024, le province di Alessandria, Lecco, Vercelli e Biella sono quelle che sono aumentate di più, con una variazione annua del 10%, indicando un aumento significativo nei premi assicurativi. Milano si posiziona al secondo posto con un premio medio di 375,506 euro e una variazione annua del 9,9%. Roma, insieme a Barletta-Andria-Trani, Belluno e Novara, condivide il terzo posto con una variazione annua del 9,80%, mentre il premio medio di Roma è il più alto tra le province presenti nelle prime 5 posizioni, raggiungendo 442,261 euro. Mantova si colloca al quarto posto con una variazione annua del 9,60%, mentre Cagliari chiude la classifica diffusa oggi dall’Unione Nazionale Consumatori (UNC) al quinto posto con una variazione annua del 9,30% e un premio medio di 396,354 euro.
Roma è anche una delle città con il premio annuo più alto, anche se al primo posto si posiziona Napoli, con un premio medio di 560,183 euro, seguita da Prato con 553,769 euro e Caserta con 500,352 euro. Pistoia è al quarto posto con 486,142 euro, seguita da Firenze con 475,988 euro e Massa-Carrara con 471,439 euro. Lucca si colloca al settimo posto con 459,485 euro, seguita da Pisa con 451,105 euro. Genova è al nono posto con 442,386 euro, mentre Roma chiude la classifica con un premio medio uguale a quello di Genova, 442,261 euro.
N | Provincia | Premio medio |
Variazione annua |
1 | Alessandria | 350,403 | 10,00% |
1 | Lecco | 349,092 | 10,00% |
1 | Vercelli | 320,927 | 10,00% |
1 | Biella | 316,407 | 10,00% |
2 | Milano | 375,506 | 9,90% |
3 | Roma | 442,261 | 9,80% |
3 | Barletta-Andria-Trani | 396,699 | 9,80% |
3 | Belluno | 334,911 | 9,80% |
3 | Novara | 328,544 | 9,80% |
4 | Mantova | 336,152 | 9,60% |
5 | Cagliari | 396,354 | 9,30% |