Finanza L’Italia abbraccia sempre più i pagamenti digitali, ma l’uso dei contanti resiste

L’Italia abbraccia sempre più i pagamenti digitali, ma l’uso dei contanti resiste

11 Marzo 2024 15:41

In Italia è un paese ancora attaccato al contante, a differenza degli altri paesi europei dove i pagamenti digitali sono accettati e preferiti da molti. Anche se dalla recente indagine condotta dalla Community Cashless Society di The European House – Ambrosetti, sempre più esercenti italiani vanno nella direazione dei pagamenti cashless.

Secondo l’indagine, condotta per la prima volta quest’anno su un campione di 500 esercenti, la crescente domanda da parte dei clienti sta spingendo all’adozione dei pagamenti digitali. Attualmente, l’80% degli esercenti accetta pagamenti digitali insieme al contante, anche se solo una minoranza ha implementato modalità P2P come Paypal e Satispay. Il 58% di essi ha introdotto i pagamenti digitali in risposta alla richiesta dei clienti. Senza questa opzione, gli esercenti stimano di perdere in media il 26% della clientela, con punte superiori al 60% in settori come alimentari, abbigliamento, bar/tabacchi e hotel/strutture ricettive.

Vendite in aumento con il cashless

Oltre il 50% degli intervistati ha registrato un aumento delle vendite con l’introduzione del cashless. Nonostante la percezione di maggiore sicurezza dei pagamenti digitali rispetto al contante, solo una minoranza dell’13,7% degli intervistati ha incrementato l’adozione del cashless per questo motivo. In realtà, il 20% degli esercenti considera ancora il contante il metodo di pagamento più sicuro, evidenziando una resistenza al cambiamento. È interessante notare che la dipendenza dal contante e la percezione di sicurezza sono più marcate nelle regioni del Mezzogiorno, indicando forti disparità Nord-Sud nell’accettazione e nell’utilizzo del cashless.

Oltre ad alcuni pregiudizi culturali che restano, un altro ostacolo è rappresentato dalla scarsa cultura digitale tra gli esercenti. Il 60% giudica basso o molto basso il livello di raccolta e valorizzazione dei dati dei propri clienti, mentre il 26% non utilizza affatto il web per la propria attività. Inoltre, quasi il 50% dei rispondenti non ritiene di necessitare di competenze digitali avanzate.

Tuttavia, questo quadro contrasta con l’ampio spazio che i metodi di pagamento avanzati, come il Buy Now Pay Later (BNPL), stanno conquistando. Nel 2023, il 40% degli utenti ha effettuato almeno il 10% dei propri acquisti online rateizzando i pagamenti digitali con soluzioni BNPL. Ancora più interessante è che il 60% degli utenti senza questa opzione non avrebbe completato l’acquisto.

E secondo The European House – Ambrosetti, i pagamenti digitali contribuiscono significativamente alla transizione ecologica: l’Italia si posiziona al secondo posto in Europa, subito dopo la Germania, per le emissioni totali di CO2 generate dai pagamenti in contante, con oltre 160,8 mila tonnellate di CO2, corrispondenti a circa 2,7 kg per abitante. Queste emissioni sono attribuibili ai pagamenti in contanti. E secondo le stime elaborate da The European House – Ambrosetti, i pagamenti cashless hanno un’impronta di carbonio inferiore del 21% rispetto ai pagamenti in contanti.

L’Italia è al primo posto in Europa per attaccamento al contante

Come detto prima, l’Italia vanta il tasso di preferenza per il contante più elevato tra tutti i Paesi europei analizzati: Spagna e Portogallo registrano rispettivamente un utilizzo pari al 30,9% e al 23,1%. Anche nel Regno Unito, il contante rimane il mezzo di pagamento preferito per il 30,7% della popolazione. Al di fuori del nostro continente, solo in Colombia (42,2%) e in Messico (41%) l’uso del denaro contante è più diffuso.

Secondo quanto riportato nel 13esimo rapporto sulle tendenze dei mezzi di pagamento presentato da Minsait Payments, la filiale di mezzi di pagamento di Minsait, l’Italia si attesta al primo posto con il 37,4% della popolazione, addirittura un aumento del 6% rispetto al 2022.

Secondo Minsait Payments, i principali fattori che influenzano la scelta di un mezzo di pagamento sono la sicurezza, la facilità d’uso, la gratuità e la velocità, in quest’ordine di importanza. Tuttavia, l’aumento dei rischi e delle vulnerabilità rappresenta la sfida principale che il settore dovrà affrontare nei prossimi cinque anni, secondo la metà degli attori consultati. Lo studio sottolinea dunque l’importanza della sicurezza e apre la porta a opportunità nell’ambito dei servizi cloud e nell’applicazione dell’intelligenza artificiale per la prevenzione delle frodi.