Lavoro, 1,4 milioni le assunzioni previste: le professioni più ricercate
Positive le previsioni per turismo, commercio, servizi alle persone e costruzioni; in flessione il manifatturiero. A marzo sono oltre 447 mila le assunzioni programmate dalle imprese, numero che sale a 1,4 milioni per il trimestre marzo-maggio. Risultano essere positive, quindi, le prospettive mondo del lavoro, che registra un incremento di quasi 30 mila unità rispetto al mese di marzo 2023. Siamo davanti ad una crescita del 7,1%. Ancora sostenuta, anche se in calo, la quota delle professionalità difficili da reperire, tra le quali ci sono gli operai specializzati, gli operai conduttori di impianti ed i tecnici. A scattare questa fotografia è il bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo in quali settori si registrano le maggiori assunzioni in questo periodo.
447 mila assunzioni a marzo 2024
Le imprese, per il mese di marzo 2024, hanno programmato 447 mila assunzioni. Complessivamente per il trimestre marzo-maggio sono 1,4 milioni quelle previste, con un incremento pari a quasi 30 mila unità rispetto al mese di marzo 2023, con una crescita del 7,1%. Rispetto allo stesso trimestre del 2023 le assunzioni sono cresciute dell’8,7%, pari a 112 mila unità in più.
Entrando nel dettaglio le previsioni di assunzione sono in crescita del 10,5% nel mese e dell’11,4% nel trimestre nel settore dei servizi. A trainare questo segmento sono principalmente:
- il turismo: +16% nel mese e +14,3% nel trimestre;
- il commercio: +14,6% nel mese e +17,2% nel trimestre.
Risulta essere positivo anche il segmento delle costruzioni, dove le assunzioni programmate dalle imprese sono cresciute del 2,7% rispetto al mese di marzo 2023 e del 7,4% rispetto allo stesso trimestre. Da segnalare, in questo caso, una flessione dell’1,5% rispetto al mese di febbraio 2024.
Qualche segnale di incertezza arriva dalle imprese manifatturiere, che nel corso del mese di marzo registrano una contrazione delle assunzioni rispetto al 2023: -1,6%. Ma, soprattutto, risultano essere caratterizzate da timidi segnali di crescita nel corso dell’intero trimestre: +0,2%.
I settori che cercano lavoratori
Ma quali sono i settori che cercano maggiormente dei lavoratori? All’interno di quello manifatturiero si cercano oltre 85 mila lavoratori a marzo e 249 mila nel trimestre. Chi cerca un impiego ha maggiori opportunità nelle seguenti industrie:
- della meccatronica, dove sono programmate 23 mila assunzioni nel corso del mese e 66 mila nel trimestre;
- metallurgiche, dove a marzo ne sono programmate 18 mila e 50 mila nell’arco del trimestre;
- alimentari, dove sono rispettivamente 11 mila e 33 mila;
- costruzioni, dove sono previste 49 mila assunzioni a marzo e 146 mila fino a maggio;
- terziario, sono 313 mila i contratti di lavoro che le imprese intendono attivare a marzo e oltre 992 mila quelli previsti nel trimestre marzo-maggio.
Anche il turismo sta offrendo delle buone opportunità di impiego: in questo settore sono programmate 82 mila assunzioni, che diventano 299 mila nell’arco del trimestre. Buoni numeri anche nei seguenti settori:
- commercio: rispettivamente 65 mila e 194 mila entrate;
- servizi alle persone: 49 mila e 154 mila.
Le professioni più difficili da reperire
Anche se in leggera flessione, continua a rimanere elevata rispetto al mese di febbraio la quota di assunzioni di professionalità che sono di difficile reperimento: il 47,8% del totale. Questa situazione è determinata dalla mancanza di candidati a reperire alcune posizioni lavorative aperte. Tra i profili più difficili da trovare sul mercato ci sono:
- operai specializzati: 64,6%;
- operai conduttori di impianti: 54,3%;
- tecnici: 54,2%.
Le imprese prevedono di coprire le assunzioni programmate ricorrendo a degli immigrati: ne servono almeno 85 mila, pari al 19,1% del totale, con un incremento dell’8,5% rispetto al mese di marzo 2023.
A marzo, le assunzioni sono caratterizzate da una prevalenza di contratti a tempo determinato (239 mila unità; 53,4% del totale). Seguono:
- contratti a tempo indeterminato: 91mila, 20,4%;
- contratti in somministrazione: 41mila, 9,2%.