Affitti sempre più cari in Europa: +41,5% negli ultimi dieci anni. Milano tra le più costose
L’Europa guarda sempre più all’affitto. In alcuni Paesi come Francia, Germania, Italia e Spagna, ma anche Regno Unito i canoni di locazione sono aumentati del 41,5% nell’ultimo decennio. Nel solo 2023, gli affitti residenziali hanno registrato un incremento medio del 5%, raggiungendo una media di 18,50 euro al metro quadrato al mese. Per quanto riguarda l’Italia, nel 2000 il 23% delle famiglie abitava in una casa in locazione, mentre oggi la percentuale è salita al 26 ed è ancora in crescita.
Sono questi alcuni dei dati che emergono dal rapporto “La casa in locazione in Italia e in Europa – Focus Milano e Lombardia” presentato oggi a Milano da Scenari Immobiliari e Abitare Co.
Secondo Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, non è solo un fenomeno economico che spinge verso la locazione, “ma anche un diverso approccio al modo di vivere che è iniziato con i giovani e sta riguardando fasce più ampie della popolazione, soprattutto urbanaLe famiglie italiane hanno speso per pagare l’affitto oltre 5,8 miliardi di euro lo scorso anno. È una cifra che è cresciuta del dieci per cento in cinque anni. E questo conteggio esclude il settore delle locazioni brevi”.
I prezzi nelle città europee e in Italia
Nel 2023, tra le principali città europee, Madrid ha segnato il maggiore aumento dei canoni di locazione, con un incremento medio del 8,6%, seguita da Lisbona (+7,6%), Milano e Vienna (+6,4%), e Roma (+6,3%). Aumenti più modesti sono stati registrati a Berlino (+1,7%), mentre i canoni sono rimasti stabili a Monaco di Baviera (+0,5%) e in calo ad Amsterdam (-2,1%).
Ma nonostante un calo del 6,7% rispetto al 2022, la città olandese resta una delle più costose dove trovare un affitto, dato che può costare anche 2.100 euro mensili. Anche il costo di una singola stanza per studenti è aumentato, raggiungendo i 950 euro mensili con un incremento del 5,6%. Berlino ha visto un deciso calo del 6,5% nei canoni dei bilocali, che ora si aggirano intorno ai 1.570 euro mensili, pur rimanendo più accessibile rispetto ad altre capitali.
Ma per gli appartamenti al secondo posto troviamo Milano, con i suoi 1.980 euro mensili, battendo anche Parigi (1.850 euro) e Monaco di Baviera (1.770). La città lombarda è al secondo posto anche nella classifica per la stanza privata, con 750 euro.
Guardando le altre città europee, Berlino ha registrato un forte calo (-6,5 per cento) del canone medio dei bilocali che oggi è a 1.570 euro mensili, ma, rispetto ad altre capitali, la città tedesca rimane più conveniente. Monaco di Baviera ha l’affitto più caro, dopo Amsterdam, nel segmento dei monolocali con 1.550 euro mensili ed un incremento del 5,1 per cento rispetto al 2022.
Se Milano è quella con i costi più alti, c’è un’altra città italiana che invece è tra le più economiche tra quelle prese in esame: è Torino, che, per quanto concerne il costo mensile di un bilocale, si pagano mediamente 1.050 euro.
I numeri e trend della locazione in Italia
Nel corso del 2023, in Italia sono stati firmati circa 1,14 milioni di nuovi contratti d’affitto, registrando un aumento del 4,1% rispetto al 2022, generando un volume aggiuntivo di canoni di circa 7,7 miliardi di euro e coinvolgendo una superficie residenziale di oltre 96,5 milioni di metri quadrati.
Le abitazioni in affitto hanno una dimensione media di poco meno di 85 metri quadrati e un canone mensile di poco meno di 570 euro. La domanda continua a concentrarsi nei grandi centri urbani della Penisola, come confermato dall’andamento delle quotazioni.
Il livello più alto di canone medio annuo si riscontra a Milano, raggiungendo i 176 euro al metro quadrato all’anno; seguono Roma, con un canone annuo medio di 151 euro al metro quadrato, Bologna con circa 120 euro al metro quadrato, e Napoli con poco più di 100 euro al metro quadrato all’anno, infine Genova con 85 euro al metro quadrato all’anno. Le previsioni per il 2024 indicano il consolidamento del livello raggiunto: si prevede un lieve aumento dei canoni di locazione, mediamente del 1,5%, portando il valore medio di riferimento a 82 €/mq/anno
Ma molti italiani non voglio affittare case, i motivi
Secondo i dati di Crif e Nomisma nell’osservatorio affitti 2023, ci sono anche moti italiani che possiedono case ma non vogliono cederle in affitto. Una percentuale significativa dei proprietari, pari al 30%, si dichiara non disposta a concedere in locazione le proprie abitazioni. Questa percentuale è più elevata tra coloro che possiedono un’unica abitazione oltre a quella di residenza o vacanza, mentre scende al 15% per chi possiede 3 o più abitazioni oltre a quella principale. Escludendo coloro che non hanno mai concesso in locazione i loro immobili, c’è un altro 10% di proprietari che afferma di aver affittato in passato, ma che ora non ha intenzione di farlo più. Tra questi, quasi il 40% ha avuto esperienze negative come sfratti, richieste di pagamento forzate o mancati pagamenti, che li hanno scoraggiati dall’affittare ulteriormente.
Tuttavia, attualmente la metà dei proprietari di immobili extra (oltre a quelli di residenza o vacanza) ha almeno un’abitazione in locazione, e un ulteriore 30% si dichiara pronto a concederla in affitto nel prossimo futuro.