Mutui: con taglio tassi Bce tra giugno-luglio rata giù di 22 euro, quasi 100 fra un anno
La prossima riunione della Banca centrale europea (Bce) sarà giovedì 11 aprile e gli occhi degli investitori sono puntati sulle mosse di politica monetaria che deciderà l’istituto di Francoforte.
I mercati concordano sul fatto che il primo e vero taglio dei tassi di interesse ci sarà solo a giugno e non prima. Secondo Alexander Batten di Columbia Threadneedle Investments la riunione di sarà probabilmente tranquilla e preparerà il terreno per quella di giugno. Sulla stessa rotta Konstantin Veit di Pimco, secondo cui nella riunione di aprile la Bce manterrà invariati i tassi di riferimento e ribadirà il suo approccio dipendente dai dati.
Ma quali sono gli impatti per il mondo immobiliare, e in particolare per quello dei mutui? Secondo Facile.it il primo calo sensibile delle rate dei mutui è atteso tra giugno e luglio, con una flessione per un variabile medio di circa 22 euro.
Mutui: quando ci sarà il calo delle rate?
E in attesa di capire quali segnali arriveranno dall’Eurotower, Facile.it ha evidenziato come il primo calo sensibile delle rate dei mutui potrebbe arrivare tra giugno e luglio, con una diminuzione che, per un variabile medio, si aggira sui 22 euro e arriverebbe a quasi 100 euro entro giugno 2025.
Il comparatore prevede che oggi per un mutuo standard da 126.000 euro in 25 anni (LTV 70%) le migliori offerte per un tasso fisso partono da un TAN pari al 2,55%, vale a dire una rata di 568 euro; a gennaio 2024 la miglior rata era pari a 604 euro. Per un finanziamento a tasso variabile, invece, i migliori TAN partono dal 4,45%, corrispondente ad una rata di circa 690 euro.
Complice anche il calo dei tassi fissi tornano a crescere le surroghe che nel primo trimestre del 2024 hanno rappresentato più di un quarto delle domande di finanziamento (25,4%), erano il 17,8% un anno fa.
L’andamento delle richieste di mutuo
Per quanto riguarda la richiesta di mutui, dall’Osservatorio di Facile.it emerge che chi ha presentato domanda di mutuo per l’acquisto di una prima casa tra gennaio e marzo 2024 ha puntato ad ottenere, in media, 136.809 euro da restituire in poco più di 26 anni, valori in linea con quelli rilevati a inizio 2023. Cala leggermente il valore medio dell’immobile oggetto di mutuo, passato da circa 190.000 euro a 186.000 euro, mentre sale lievemente l’LTV (il rapporto tra il valore del mutuo e quello dell’immobile) che raggiunge il 77%.
Stabile l’età media di chi ha presentato domanda di finanziamento per l’acquisto della prima casa, pari a 37 anni e mezzo; nei primi tre mesi del 2024 il peso percentuale degli under 36 sul totale richiedenti è stato pari al 49,8%.
Sul fronte dell’offerta, invece, Facile.it ha rilevato come nei primi tre mesi dell’anno le condizioni proposte dalle banche siano state nel complesso favorevoli, soprattutto per i tassi fissi, i cui indici sono risultati in costante discesa; le migliori offerte per un mutuo standard da 126.000 euro in 25 anni (LTV 70%), partono da un TAN fisso pari al 2,55%, corrispondente ad una rata di 568 euro; a gennaio 2024 la miglior rata era di 604 euro.
Nettamente più costosi i tassi variabili, con i migliori TAN che partono dal 4,45%, vale a dire una rata di circa 690 euro. La distanza tra tassi variabili e fissi ha spinto la quasi totalità dei richiedenti, il 99%, a scegliere questa seconda opzione.
Il calo dei tassi fissi continua ad essere un’opportunità per coloro che vogliono provare ad approfittare della surroga, che nel primo trimestre del 2024 ha rappresentato più di un quarto della domanda totale di mutui (25,4%), in crescita rispetto allo stesso periodo del 2023 quando era pari al 17,8%.