Quattordicesima 2024: chi la riceverà e come calcolare l’importo
La quattordicesima è in arrivo per moltissimi italiani, che tra giugno e luglio si vedranno arrivare una sorta di stipendio in più. Diversi contratti collettivi nazionali riconoscono ai lavoratori dipendenti di determinati settori “una gratifica estiva”. Un tipo di quattordicesima arriverà anche ai pensionati, anche se nel loro caso non si tratta di una mensilità aggiuntiva bensì di un’integrazione all’assegno pensionistico di luglio, che varia in base all’importo della pensione con l’obiettivo di migliorare i redditi più bassi.
Essendo differente da ogni Contratto Collettivo Nazionale (Ccnl), la quattordicesima non è garantita a tutti i lavoratori dipendenti al contrario della tredicesima, poiché rappresenta una mensilità aggiuntiva regolata esclusivamente dalla contrattazione collettiva, senza un obbligo stabilito per legge.
Quali Ccnl riconoscono la quattordicesima
I dipendenti pubblici, compresi quelli impiegati a livello statale, regionale e comunale, solitamente godono del diritto alla quattordicesima mensilità. Tale beneficio è spesso disciplinato da accordi specifici per il settore pubblico, che regolamentano l’erogazione e le modalità di calcolo.
L’importo può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui l’anzianità di servizio del dipendente, la sua categoria di inquadramento e il salario base. Questo significa che dipendenti con diverse esperienze lavorative o livelli di retribuzione possono ricevere importi diversi a titolo di quattordicesima mensilità.
In Italia, l’erogazione della quattordicesima mensilità è garantita da diversi contratti collettivi che riguardano specifici settori o categorie di lavoratori. Alcuni esempi includono:
- Ccnl Commercio, dove viene specificato che l’importo sarà corrisposto il 1° luglio di ogni anno
- Ccnl Industria, ad eccezione per il Ccnl Metalmeccanici Industria
- Ccnl Chimica, ma solo i lavoratori impiegati nei settori del GPL e lubrificanti
- Ccnl Igiene Ambientale, dove viene specificato che il pagamento avviene entro la prima decade del mese di luglio di ogni anno;
- Ccnl Alimentari industria, in corrispondenza con la mensilità di giugno
- Ccnl Trasporti, che anche in questo caso arriverà con la mensilità di giugno
La scadenza per l’erogazione della quattordicesima mensilità varia in base al Ccnl di riferimento, ma di solito avviene nei mesi di giugno o luglio per i lavoratori dipendenti. Per i pensionati, l’ente responsabile del versamento dipende dal contesto lavorativo del pensionato: può essere l’azienda presso cui il lavoratore è stato impiegato oppure l’Inps nel caso dei pensionati.
Come calcolare l’importo: gli esempi
L’importo della quattordicesima non è fisso per tutti: per calcolare l’importo preciso e dettagliato della quattordicesima mensilità, è necessario eseguire una procedura basata sulla retribuzione lorda annua complessiva del lavoratore.
Il calcolo di questo emolumento prende come riferimento il periodo che va da luglio dell’anno prima a giugno dell’anno attuale e corrisponde a un dodicesimo della retribuzione lorda annuale per coloro che hanno lavorato per almeno dodici mesi nel periodo di riferimento.
Per coloro che non hanno lavorato per almeno un anno completo, l’importo della quattordicesima si riduce in proporzione ai mesi non lavorati. Ad esempio, se un dipendente ha cominciato a lavorare in una nuova azienda il 1° gennaio 2024, la quattordicesima viene calcolata per il periodo gennaio – giugno (sei mesi). Quindi, per il calcolo della quattordicesima si procede moltiplicando l’importo della retribuzione lorda mensile per il numero di mesi lavorati tra il 1 luglio dell’anno precedente e il 30 giugno dell’anno corrente e poi si divide la somma per 12.
Ad esempio, se un dipendente ha una retribuzione lorda di 2000 euro ed è stato assunto a ottobre 2023, moltiplicando la retribuzione per gli otto mesi di lavoro e dividendo il totale per 12, il risultato sarà una quattordicesima di 1.333 euro.
Quattordicesima per pensionati
Come abbiamo detto prima, la quattordicesima spetta anche ai pensionati, una decisione introdotta nel 2007 e che ha esteso la platea dei beneficiari e modificato gli importi da corrispondere. Al contrario dei dipendenti, per i pensionati il pagamento avviene nel mese di luglio per chi ha maturato i requisiti necessari per smettere di lavorare entro il 31 luglio e a dicembre se invece la maturazione dei requisiti avviene durante il resto dell’anno. L’importo non è pari ad una pensione, ma è più un’integrazione di diverse centinaia di euro.
Come dice il sito dell’Inps, la quattordicesima spetta ai pensionati:
- titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione Generale Obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa, gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria;
- di almeno 64 anni;
- con reddito complessivo fino a due volte il trattamento minimo annuo del Fondo Lavoratori Dipendenti (dal 2017).
Sul sito del’Inps sono presenti tutti gli importi minimi. Per i pensionati, il valore inizia da 336 euro per coloro con redditi compresi tra 1,5 e 2 volte l’importo della pensione minima, purché abbiano maturato almeno 15 anni di contributi se dipendenti o 18 anni se lavoratori autonomi. Ma si può raggiungere i 655 euro per coloro il cui reddito sia fino a 1,5 volte l’importo della pensione minima e che abbiano versato i contributi previdenziali per oltre 25 anni, se dipendenti, o per oltre 28 anni, se lavoratori autonomi.
Anni di contribuzione per lavoratori dipendenti | Anni di contribuzione per lavoratori autonomi | Pensione fino a 1,5 volte il trattamento minimo (per il 2023: 10.992,93 euro) | Pensione da1,5 a 2 volte il trattamento minimo (per il 2023: 14.657,24 euro) |
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Fino a 15 | Fino a 18 | 437 euro | 336 euro |
Oltre 15 fino a 25 | Oltre 18 fino a 28 | 546 euro | 420 euro |
Oltre 25 | Oltre 28 | 655 euro | 504 euro |