Tassi Fed, minute: assenza di progressi da inflazione Usa. Il taglio prezzato dai mercati post verbali
A Wall Street riflettori ancora puntati sulla Fed di Jerome Powell, dopo la pubblicazione delle minute relative all’ultima riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della banca centrale americana, del 30 aprile-1° maggio, diffuse nella giornata di ieri.
In quella riunione, la Fed ha confermato i tassi Usa al range compreso tra il 5,25% e il 5,5%, mettendo in evidenza la persistenza della crescita dell’inflazione negli Stati Uniti.
Proprio questa persistenza è stata menzionata nelle minute, che hanno rilevato l’assenza di ulteriori progressi nel trend di rallentamento dei prezzi.
“I partecipanti hanno osservato che, sebbene l’inflazione si sia allentata nel corso dell’ultimo anno, negli ultimi mesi è stata rilevata l’assenza di ulteriori progressi verso l’obiettivo del 2% della Commissione – si legge nelle minute – I recenti dati mensili hanno indicato aumenti significativi delle componenti dell’inflazione dei beni e dei servizi”.
“I partecipanti – si legge ancora nelle minute della Fed – hanno rilevato che mantenere l’attuale range del target dei tassi sui fed funds in questa riunione è stato avallato dai dati diffusi tra le riunioni (del Fomc), che hanno indicato una continua solida crescita economica”.
Va detto che dopo l’ultima riunione del Fomc, una indicazione confortante è arrivata con la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo Usa relativo al mese di aprile, che ha confermato un dietrofront della dinamica dei prezzi, mettendo in evidenza la crescita della componente core dell’inflazione pari a +3,6%, la più contenuta dall’aprile del 2021.
A seguito della pubblicazione dei verbali della Fed, i mercati hanno prezzato un taglio dei tassi Usa da parte di Powell & Co nel meeting di settembre con una probabilità del 60% circa. Rimane incerta la prospettiva di una ulteriore sforbiciata dei tassi nel mese di dicembre.