Piazza Affari poco mossa in avvio, giù Pirelli e Tim
Apertura incerta per Piazza Affari e le altre borse del Vecchio Continente, in un clima cauto per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Il Ftse Mib avanza dello 0,2% in area 34.215 punti, con Bper a +2,2%, Errg a +2% e Mps (+1,2%) in lieve recupero dopo il calo di ieri, innescato dall’indagine sui bilanci 2016-2017 per far luce sugli aiuti di Stato.
In rosso Pirelli (-%) dopo il collocamento del 9% da parte di Silk Road a 5,76€ per azione, oltre a Telecom Italia (-%) dopo i conti del primo trimestre, con ricavi inferiori alle attese.
In Spagna, l’inflazione ha accelerato al 3,6% a maggio, con l’indice armonizzato al 3,8%, dopo l’aumento registrato ieri in Germania e in attesa del dato di domani sui prezzi al consumo dell’eurozona.
In giornata focus su disoccupazione e indici di fiducia della zona euro e sulla seconda lettura del Pil statunitense del primo trimestre, aspettando il core Pce di domani, la misura di inflazione preferita dalla Fed.
Gli ultimi dati stanno mettendo ulteriormente in discussione la possibilità di tagli dei tassi in tempi brevi da parte della Fed, contribuendo a un rialzo dei rendimenti obbligazionari sui massimi pluriennali.
Intanto, lo spread Btp-Bund si amplia lievemente a 132 punti base, con il decennale italiano al 3,99% e il Bund al 2,67%.
Tra le materie prime, l’oro scivola a 2.334 dollari l’oncia mentre il petrolio Brent viaggia in area 83 dollari al barile, con l’attenzione rivolta alle tensioni geopolitiche e alla riunione Opec+ di domenica.
Sul Forex il cambio euro/dollaro si indebolisce a 1,08 e il dollaro/yen torna sotto quota 157.