Vendere e comprare casa, quanto è importante il fattore tecnologia
Quale percezione hanno i consumatori del settore immobiliare? Tradizionalmente viene visto come un comparto statico e magari poco propenso all’innovazione. Anche se, in realtà, si sta dimostrando particolarmente dinamico ed è pronto ad accogliere le nuove sfide. I professionisti del real estate, ormai da tempo, utilizzano l’intelligenza artificiale, i big data, l’internet delle cose e la realtà virtuale.
Le scelte effettuate dai professionisti del settore come sono viste dai consumatori finali? Casavo ha tentato di dare una risposta a questa domanda, cercando di indagare la consapevolezza e la fiducia che gli italiani hanno riposto nella tecnologia quando viene utilizzata in ambito immobiliare.
Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo quali sono le principali evidenze dell’analisi.
Settore immobiliare: quanto è importante la tecnologia
Stando ai risultati della ricerca SWG condotta per Casavo, il 62% delle persone intervistate sostiene che la tecnologia sia positiva per il settore immobiliare. A ritenerlo sono principalmente i Millennial (745): stiamo parlando della generazione che in questo momento sta vivendo più di altre l’acquisto della prima casa. Ma non solo: sono la generazione dei nativi digitali per eccellenza.
Volendo analizzare i dati anagrafici un po’ più nel dettaglio, ci si accorge che a dare un valore maggiore all’innovazione tecnologia nell’ambito immobiliare sono principalmente i residenti al Sud e nelle Isole (68%), dove è stata registrata una percentuale più alta rispetto al Nord ovest (54%). Se poi si prendono in considerazione solo e soltanto le città di Milano e Roma, si può notare che i residenti della capitale considerino in modo positivo la tecnologia nel 685 dei casi, contro il 63% del capoluogo lombardo
Quali sono i punti di forza della tecnologia
Partendo da queste premesse è importante analizzare quali sono i punti di forza dell’utilizzo della tecnologia nel settore immobiliare, almeno dal punto di vista dei consumatori finali. Per il 39% degli intervistati permette di raggiungere un numero superiore di acquirenti e venditori. Per il 27%, invece, permette di fare tutto comodamente da casa grazie ad una connessione ad Internet. Un buon 26% ritiene di poter reperire un numero maggiore di informazioni e quindi la tecnologia permetterebbe una maggiore trasparenza.
Non sono da dimenticare poi la possibilità:
- di avere più alternative e quindi poter risparmiare (19%);
- da parte dei privati, di gestire direttamente la compravendita (17%);
- di acquistare e vendere più velocemente (14%).
Ovviamente la tecnologia non sono solo rose e fiori. Il 35% degli intervistati ritiene che la tecnologia, in ambito immobiliare, abbia un ruolo negativo. Il 6% ritiene che porti ad annunci fai date di scarsa qualità e il 33% ritiene che implichi essere meno seguiti mentre si effettua la compravendita.
Mikel Amilburu, chief product officer di Casavo spiega che:
I dati evidenziano come ci sia molta apertura verso la tecnologia nel settore immobiliare, ma in concreto i nostri clienti dimostrano di avere ancora alcune resistenze, soprattutto legate alla paura di non essere accompagnati in modo adeguato durante una transazione economicamente ed emotivamente così importante.
L’importanza dell’adozione di strumenti tecnologici
Per il settore immobiliare l’adozione di strumenti tecnologici rappresenta anche un fattore importante anche in termini economici. Attraverso l’innovazione la filiera immobiliare sarà in grado di generare 610 miliardi di euro di ricchezza nel 2030, dai 510 del 2023, con circa il 9% degli occupati. La proiezione al 2050 arriva al 31% del PIL nazionale, coinvolgendo 2,5 milioni di addetti.