In Italia cresce la domanda di professionisti Tech, ma persistono le insoddisfazioni
Il settore tecnologico continua a crescere in Italia, con una domanda di specialisti tech che rappresenta il 30% delle richieste totali da parte delle aziende, segnando un aumento del 35% rispetto al 2022. Tuttavia, un terzo dei lavoratori tech esprime insoddisfazione e intenzione di cambiare azienda, principalmente a causa di stipendi bassi e limitate opportunità di crescita.
Quali sono le Principali Motivazioni di Insoddisfazione
- Salario basso: Segnalato dal 57% dei lavoratori.
- Mancanza di opportunità di sviluppo professionale: Indicata dal 52%.
- Inesistente avanzamento di carriera: Rilevato dal 42%.
Solo il 30% dei lavoratori tech prevede di ricevere un aumento nel 2024, il dato peggiore tra i Paesi EMEA analizzati, dove la media di crescita prevista è del 68%.
Quali i Salari e le Figure più Richieste
Un professionista tech in Italia guadagna in media €53.300 all’anno (RAL), con cifre che salgono a €66.400 per coloro con oltre 10 anni di esperienza. Le figure più ricercate includono Data Engineer, Software Developer ed esperti di Cloud, mentre le più pagate sono CIO/CTO (€92.500), Software Delivery Manager (€74.000) e Business Unit Manager (€73.750).
Quali sono le Priorità dei Lavoratori Tech
I lavoratori italiani del settore tech mettono al primo posto il work-life balance (49%) ossia l’equilibrio tra la vita privata e il lavoro, seguito dallo sviluppo di carriera adeguato (47%) e dai benefit (45%). Tra i benefit preferiti, spiccano l’assicurazione sanitaria/copertura medica privata, l’auto aziendale e il lavoro flessibile.
Sfide per le Aziende
Nonostante la crescente domanda di talenti tech, il sistema imprenditoriale italiano non sembra essere in linea con le aspettative dei lavoratori. Per trattenere e attrarre talenti, le aziende devono concentrarsi non solo sulla politica remunerativa, ma anche su opportunità di sviluppo professionale e avanzamento di carriera. In Italia, il work-life balance è una priorità più marcata rispetto ad altri Paesi EMEA, dove prevalgono il lavoro flessibile e i giorni di ferie aggiuntivi.
Conclusioni
Nella corsa per migliorare la competitività attraverso l’innovazione tecnologica, le aziende italiane devono rispondere alle esigenze dei lavoratori tech per colmare il mismatch tra domanda e offerta. Il report “The Tech Talent Explorer” di HAYS mette in luce la necessità di adottare strategie che includano non solo adeguati pacchetti retributivi, ma anche un focus su sviluppo professionale e work-life balance.