Sportelli Bancomat, altri 163 chiusi nel 2024: più di 3mila i comuni senza filiali
Come ormai da un po’ di anni a questa parte, prelevare contanti in Italia sta diventando sempre più difficile. Questo perchè la chiusura di sportelli bancari si sta diffondendo su tutto il territorio nazionale, con una media di 600 bancomat in meno ogni anno. Attualmente, 3.296 comuni, che rappresentano circa il 41,5% del totale, sono privi di uno sportello bancario. Questi dati sono stati rilevati dall’aggiornamento dell’Osservatorio di First e Cisl, basato su elaborazioni dei numeri forniti dall’Istat e dalla Banca d’Italia.
I motivi della desertificazione
Secondo i dati aggiornati al 30 giugno, nei primi mesi del 2024 sono già scomparsi 163 sportelli in Italia. Gli esperti del sindacato di settore sottolineano che, a livello statistico, le chiusure registrate sono 62, ma il dato è influenzato dall’apertura di 101 nuovi sportelli all’interno delle filiali già esistenti del Gruppo Bper, dedicate al private banking. In generale, nella prima metà dell’anno, 14 comuni sono rimasti senza nemmeno una filiale bancaria. Questo numero si aggiunge ai 3.282 piccoli o medi centri urbani che, già negli anni precedenti, non avevano più uno sportello bancario, escludendo i Postamat presenti negli uffici postali.
In un Paese con una popolazione molto anziana come è l’Italia, avendo oltre 13 milioni di persone di età superiore ai 65 anni, non tutti sono abituati a usare le carte di credito per i pagamenti. La transizione al digitale, insieme alla tendenza delle banche a fondersi per ridurre i costi, sta causando un significativo declino degli sportelli bancomat e creando una separazione generazionale: per molte persone, prelevare denaro significa adesso affrontare un viaggio di diversi chilometri. La chiusura delle filiali bancarie è dovuta agli elevati costi di gestione, che comprendono il caricamento dei cassetti, gli investimenti in sicurezza e i costi assicurativi contro possibili danni.
I comuni senza più sportelli
Attualmente, il 41,5% dei comuni italiani non dispone di sportelli bancari sul proprio territorio. “Un quarto del territorio nazionale, con una superficie complessiva pari a quella di Lombardia, Veneto e Piemonte, è rimasto privo di sportelli”, afferma il report.
L’Osservatorio sulla desertificazione bancaria della Fondazione Fiba ha creato un indicatore, l’Indicatore di Desertificazione Provinciale (Ipd), che assegna un punteggio a ogni provincia italiana. Questo punteggio si basa su vari parametri, tra cui la percentuale di comuni senza sportelli bancari o con un solo sportello, la popolazione residente, il numero di imprese con sede legale in tali comuni e la superficie relativa.
Secondo questo indicatore, le province con la minore presenza di sportelli bancari sono Vibo Valentia e Isernia. Al contrario, la provincia con la maggiore presenza di sportelli è Barletta-Andria-Trani, seguita da Brindisi, Grosseto, Ragusa, Ravenna, Reggio Emilia e Pisa. Le grandi città come Milano, Roma e Napoli si trovano rispettivamente in 24esima, 41esima e 50esima posizione.
- Vibo Valentia: 106
- Isernia: 106
- Campobasso: 105
- Rieti: 104
- Cosenza: 102
- Verbano-Cusio-Ossola: 102
- Avellino: 101
- Catanzaro: 99
- Aosta: 99
- Reggio di Calabria: 97
In quali regioni ci sono state più chiusure
Confrontando i dati con quelli dell’ultimo trimestre del 2023, emerge un andamento non omogeneo della desertificazione bancaria tra le diverse aree del Paese. Le regioni più colpite dalla riduzione degli sportelli sono il Molise (-1,3%), il Veneto (-1,2%), il Friuli Venezia Giulia e il Lazio (-1%), seguiti dalla Campania e dalla Toscana (-0,8%).
Per comprendere l’impatto del fenomeno, si devono considerare anche i dati sulla diffusione dell’internet banking, ancora relativamente bassa in Italia, dove solo il 51,5% degli utenti lo utilizza, rispetto a una media Ue del 63,9%. Questo scenario indica che la riduzione degli sportelli bancari può aggravare l’esclusione sociale, in particolare tra le fasce più anziane della popolazione, che spesso possiedono competenze digitali limitate. Infatti, solo il 29,2% delle persone tra i 65 e i 74 anni utilizza l’internet banking.
Quante persone sono rimaste senza sportello
E se chiudono gli sportelli, significa che ci sono molti cittadini non più in grado di prelevare. Per il report, sono circa 10 milioni e 500mila le persone coinvolte. Di queste, 4 milioni e 403mila, con un aumento dello 0,7% rispetto alla fine del 2023, vivono in comuni completamente “desertificati”; 6 milioni e 73mila risiedono invece in comuni con un solo sportello, considerati in via di desertificazione. In un anno, da giugno 2023, il numero è aumentato di circa 204mila persone.
Anche il numero delle imprese con sede in comuni desertificati è in crescita: sono 1.960 in più rispetto a dicembre, passando da 264.512 a 266.472.