Tariffe Rc auto, nuovi aumenti a giugno con premio medio a 403 euro. Stangata da +1,65 mld
Nuovi aumenti a giugno per l’Rc auto, con il prezzo medio a quota 403 euro. Si tratta di un aumento su base annua del 6,2% in termini nominali e del 5,4% in termini reali. Così rivela l’Ivass secondo cui nei mesi di aprile e maggio la crescita nominale annua era stata rispettivamente del 7,9% e del 6,8%. Rincari che hanno acceso le proteste delle associazioni dei consumatori che parlano di “rialzi ingiustificati” e calcolano il peso degli aumenti sulle tasche degli automobilisti.
Rc Auto e i dati Ivas
Andando nel dettaglio dei dati resi noti dall’Istituto per la Vigilanza sulle assicurazioni, tutte le province italiane registrano incrementi di prezzo, compresi tra il +1,3% di Isernia e Catanzaro e il +9,3% di Roma. Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 264 euro, in aumento del 5,5% rispetto all’anno precedente e in riduzione del 44,7% rispetto allo stesso periodo del 2014. Inoltre, continua l’Ivass, per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento di prezzo è del 9,6%.
Unione Nazionale Consumatori: rialzo rc auto ingiustificato
Immediate le reazioni delle associazioni dei consumatori come l’Unione Nazionale Consumatori (Unc), secondo cui si tratta di un “rialzo ingiustificato e immotivato”.
“Quanto al rallentamento del rincaro tendenziale di giugno rispetto ad aprile e maggio è solo un’illusione ottica, considerato che è normale, dopo mesi di continui incrementi, che gli aumenti si ridimensionino, avendo già raggiunto i premi rc auto dei livelli, in valore assoluto, insostenibili. L’importo medio di 403 euro è una batosta, un record che non si aveva dal giugno del 2019 quando era pari a 406 euro”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“In alcune città, poi, il salto è addirittura stratosferico, come a Roma dove si sfiora il 10% (+9,3%). Una disparità territoriale, se si considera che a Isernia la crescita è solo dell’1,3%, che non è certo spiegabile con una diversa incidentalità e sulla quale andrebbe aperta un’indagine conoscitiva da parte dell’Antitrust”, precisa ancora Dona.
Codacons: stangata da +1,65 miliardi di euro
Le tariffe Rc auto continuano a salire in modo del tutto ingiustificato realizzando una stangata complessiva da +1,65 miliardi di euro in capo agli automobilisti italiani. Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi dall’Ivass.
“A partire dalla seconda metà del 2022 i prezzi delle polizze hanno iniziato a crescere, portando il premio medio a giugno 2024 a quota 403 euro, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ivass – spiega l’associazione –. Questo significa che in poco più di due anni le tariffe Rc auto hanno subito un rincaro complessivo del 14,1%, passando da una media di 353 euro di gennaio 2022 (dato Ivass) ai 403 attuali, con un aumento di ben 50 euro a polizza”.
“Incrementi che non appaiono giustificati dall’aumento della incidentalità in Italia, e che cozzano con la situazione economica delle compagnie di assicurazioni per le quali la dotazione patrimoniale si è consolidata, la redditività è migliorata e la liquidità è divenuta più distesa, secondo i dati diffusi poche settimane fa dalla stessa Ivass. Rincari che, considerate le 32,9 milioni di auto assicurate in Italia, hanno determinato nell’ultimo biennio una stangata complessiva da +1,65 miliardi di euro a danno degli automobilisti italiani”, conclude il Codacons.