Inflazione Italia: le top ten dei rincari, con gli stabilimenti balneari a +10% in un mese
Il caro vita si fa sentire sulle vacanze degli italiani. L’Istat conferma che a luglio 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha segnato un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1,3% su base annua.
Un incremento che, considerata la spesa annua per consumi degli italiani, equivale ad un maggior esborso pari a +426 euro all’anno per la famiglia “tipo”, +534 euro per un nucleo con due figli. Questi i primi calcoli del Codacons, secondo cui però il dato più preoccupante è quello sull’andamento dei listini nel settore turistico.
Inflazione accelera: stangata si abbatte sui vacanzieri
Nel dettaglio, stima il Codacons, rispetto allo scorso anno costa di più viaggiare: i pedaggi, ad esempio, rincarano del +1,3%, i parcheggi del +2,4%, i treni del +8,1%, i pullman del +3,1%. Ma il vero record riguarda i pacchetti vacanza, con quelli nazionali che registrano aumenti medi del +29,9% su anno. Per dormire in un villaggio vacanza o in un campeggio si spende l’8,2% in più, +3,8% alberghi e motel, mentre le tariffe delle altre strutture ricettive (b&b, case vacanza, ecc.) sono rincarate del +7,2%. Mangiare al ristorante costa in media il 3,4% in più.
Anche l’Unione nazionale dei consumatori conferma la batosta al portafoglio dei vacanzieri. Dai servizi ricettivi e di ristorazione, “la divisione che più interessa chi è in ferie, segna il rincaro maggiore, +4,3% su luglio 2023, pari, per una coppia con due figli, ad una maggior spesa su base annua di 106 euro. Per fronteggiare i rialzi di alberghi e ristoranti una coppia con 1 figlio pagherà 95 euro in più, in media una famiglia spenderà 69 euro in più. Insomma, si specula allegramente sulle vacanze della gente”, sottolinea Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Prezzi: ecco i rincari maggiori
Proprio l’UNC, infatti realizza le top ten dei rialzi mensili, ben 6 posti su 10 sono occupati da voci legate alle vacanze. Al primo posto Villaggi vacanze, campeggi, ostelli con un aumento del 18,8% su giugno 2024. Medaglia d’argento per l’Energia elettrica del mercato tutelato, +18,4%. Al 3° posto i Pacchetti vacanza nazionali con un incremento in appena un mese del 14,5%.
In quarta posizione il trasporto marittimo (+11,4%), seguito dagli stabilimenti balneari e piscine con +10% sul mese precedente, poi i voli intercontinentali +8,4% e in settima posizione pensioni e simili con +4,6%.
Per la top ten dei rincari annui, al primo posto stazione l’olio di oliva con un balzo del 35,4% rispetto a luglio 2023, poi il gas del mercato tutelato (+32,4%) e al terzo posto i pacchetti vacanza – nazionali con +29,9%. Quinta posizione per gli stabilimenti balneari e piscine con +13,8% sulla scorsa estate, a conferma dei forti rincari di questa categoria che oggi sta scioperando. Chiudono la top ten i villaggi vacanze, campeggi, ostelli con +8,2%.
“Per una coppia con due figli, l’inflazione tendenziale pari all’1,3% significa, nonostante il risparmio sulla voce Abitazione ed elettricità pari a 102 euro, un aumento del costo della vita complessivamente pari a 269 euro su base annua. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 238 euro, per una famiglia media è di 159 euro”, conclude Dona.