Piazza Affari a -1,2% dopo i dati macro Usa, bene le utilities
Chiusura in rosso per le borse europee, frenate dall’andamento sottotono di Wall Street dopo i dati sul mercato del lavoro americano. A Piazza Affari, Ftse Mib in calo dell’1,17% a 33.291,39 punti, con Prysmian (-3,9%) e Stm (-3,1%) in coda. Avanzano invece le utilities Hera (+1,4%), A2a (+1,1%) ed Enel (+0,8%) in scia alla diminuzione dei rendimenti obbligazionari.
Ad agosto l’economia a stelle e strisce ha generato 142 mila nuovi impieghi, inferiori ai 165 mila previsti, con una netta revisione al ribasso dei nonfarm payrolls nei due mesi precedenti (-86 mila complessivi). Al contempo, il tasso di disoccupazione è sceso come previsto al 4,2% e i salari medi orari hanno accelerato la crescita su base annua al 3,8%, più del previsto.
Nel complesso, il report non toglie i dubbi sull’entità del taglio dei tassi della Fed a settembre. Se la debolezza del mercato del lavoro fa propendere per una mossa da mezzo punto percentuale, la crescita delle retribuzioni e la tenuta della disoccupazione suggeriscono di procedere con cautela e propendere per una diminuzione di soli 25 punti base.
Il membro della Fed Christopher Waller ha dichiarato che, alla luce dei dati, è tempo di agire, dicendosi aperto ad un grande taglio. Focus sui dati di mercoledì prossimo relativi ai prezzi al consumo Usa.
Nell’eurozona, la lettura finale del Pil del secondo trimestre ha rivisto al ribasso la crescita, da +0,3% a +0,2% su base congiunturale.
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund verso i 145 punti base, con il decennale italiano in discesa al 3,61% e il benchmark tedesco al 2,16%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent scivola a 71,6 dollari al barile dopo i dati americani e la decisione dell’Opec+ di ritardare l’aumento della produzione inizialmente pianificato per ottobre. L’oro oscilla intorno a 2.515 dollari l’oncia.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro scende leggermente a 1,11 mentre il dollaro/yen cala a 142.