Bonus prima casa, quali novità sono previste per il 2025
Una delle misure che saranno al centro della Legge di Bilancio 2025 resterà il bonus prima casa. L’agevolazione potrebbe essere rivista e corretta. Nel corso degli anni i vari governo che si sono succeduti hanno messo mano a questo strumento, il quale, benché sia diventato una misura strutturale, è stata più volte rivisitata. Soprattutto per quanto riguarda le agevolazioni previste per i più giovani, che sono state potenziate.
Oltre al bonus prima casa, gli esecutivi, nel corso del tempo, hanno messo mano alle misure atte ad agevolare l’accesso al mutuo alle famiglie più svantaggiate sotto il profilo economico e per quelle più numerose. Le varie agevolazioni scadono il 31 dicembre 2024: vediamo cosa potrebbe succedere dal prossimo anno.
Bonus prima casa, cosa potrebbe cambiare nel 2025
Il bonus prima casa contiene una serie di agevolazioni. La più importante è costituita da un regime fiscale di vantaggio, che permette di ottenere una riduzione dell’imposta di registro e dell’Iva (nel caso in cui l’acquisto sia effettuato direttamente da un’impresa di costruzioni o ristrutturazioni).
Entrando un po’ più nel dettaglio, l’imposta di registro deve essere applicata nella misura del 2% invece che del consueto 9%. Le imposte ipotecarie e catastali, invece, devono essere versate nella misura fissa di 50 euro ciascuna. Nel caso in cui l’acquisto è effettuato da un’impresa l’Iva è al 4% – invece che del 10% -, mentre le imposte di registro, ipotecarie e catastali sono pari a 200 euro.
È bene sottolineare che il bonus prima casa è un’agevolazione permanente, per la quale non sono necessarie delle proroghe annuali.
Agevolazioni per gli under 36
Il discorso cambia leggermente per le agevolazioni previste per gli under 36. In questo caso la misura deve essere rinnovata. La misura prevede che i soggetti con un Isee inferiore a 40.000 euro – e che abbiano comprato un’immobile nel periodo compreso tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023 – non siano tenuti a versare le imposte sull’acquisto della prima casa. Viene erogato, inoltre, un credito d’imposta del valore dell’Iva, che è stata eventualmente corrisposta nella fase della compravendita.
Il Decreto Sostegni bis ha introdotto il bonus prima casa under 36, a cui possono accedere quanti hanno stipulato un atto nel periodo compreso tra il 31 dicembre 2023 e il 31 dicembre 2024. In altre parole, almeno per questa agevolazione, siamo alle battute finali. Al momento non sembrerebbero esserci delle novità nella Legge di Bilancio 2025.
Bonus prima casa, le agevolazioni per i mutui
A finire sotto la lente d’ingrandimento è anche l’agevolazione per i mutui collegata al bonus prima casa, la cui scadenza è prevista il prossimo 31 dicembre 2024.
Stiamo parlando, in estrema sintesi, delle agevolazioni legate al cosiddetto Fondo Cosap, il quale prevede che gli under 36 – sempre un un Isee inferiore a 40.000 – e altre categorie ritenute prioritarie possano usufruire di una garanzia statale pari all’80% del valore dell’immobile. Purché il costo complessivo sia inferiore a 250.000 euro.
Per le famiglie numerose la garanzia sale ulteriormente. Attraverso la Legge di Bilancio 2024 è stato previsto un sistema per scaglioni, che risulta essere strutturato come segue:
- garanzia all’80% per le famiglie con tre figli di età inferiore a 21 anni ed un Isee fino a 40.000 euro;
- garanzia all’85% per le famiglie con quattro figli di età inferiore a 21 anni ed un Isee fino a 45.000 euro;
- garanzia all’90% per le famiglie con cinque o più figli di età inferiore a 21 anni ed un Isee fino a 50.000 euro.
Anche per questa misura, almeno al momento, non sono previste particolari novità per il prossimo anno. Nei dossier già aperti non risulta esserci il rinnovo delle misure a sostegno dell’accesso ai mutui. Il governo, ad ogni modo, ha garantito di voler continuare ad agevolare le famiglie con figli.