Piazza Affari in lieve calo, focus su banche centrali
Avvio debole per i listini europei, in una settimana chiave per le banche centrali. A Piazza Affari, il Ftse Mib arretra dello 0,3% a 33.450 punti, con lievi rialzi per Unicredit (+0,3%), che ha avviato l’anticipo del buyback 2024, e Unipol (+0,3%) mentre arretrano Poste Italiane (-1%), Finecobank (-0,9%) e Interpump (-0,9%). Fuori dal listino principale, non fa prezzo in avvio Intermonte dopo l’annuncio dell’opa di Banca Generali.
Gli occhi sono puntati sulla riunione della Fed, che si concluderà mercoledì sera con il primo taglio dei tassi dopo il ciclo restrittivo degli ultimi due anni e mezzo. Resta da definire la portata della riduzione, con le probabilità di una mossa da 50 punti base sempre più gettonate. Giovedì e venerdì l’attenzione si sposterà rispettivamente sulla Bank of England e la Bank of Japan.
Dall’agenda macro si attendono martedì le vendite al dettaglio statunitensi e mercoledì l’inflazione britannica, dopo i dati deboli giunti dalla Cina che rafforzano le richieste di stimoli economici da parte del governo di Pechino. Chiuse oggi per festività Tokyo e le borse cinesi.
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund poco mosso a circa 137 punti base, con il decennale italiano in diminuzione al 3,5% e il benchmark tedesco al 2,13%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent resta in area 72 dollari al barile, mentre l’oro aggiorna nuovamente i massimi storici e sale a 2.584 dollari l’oncia.
Sul Forex, cambio euro/dollaro in aumento a 1,111 e dollaro/yen in discesa a 139,8 con la valuta nipponica in rafforzamento aspettando le banche centrali, anche se difficilmente la BoJ alzerà i tassi.