Wall Street in rimonta dopo tre giorni di sell off. Nasdaq in rialzo di oltre +1%, Citi: ecco quando borsa Usa toccherà il fondo
Wall Street in ripresa, dopo tre giorni consecutivi di sell off che hanno preso il via dopo l’annuncio della Fed di Jerome Powell sui tassi. Alle 16 ora italiana, il Dow Jones sale di 290 punti, dopo essere schizzati in apertura fino a oltre 400 punti, a 32.535 punti; il Nasdaq avanza di oltre +1%, lo S&P 500 è in rialzo dell’1,10%.
Ieri la paura (ormai panico) di ulteriori fiammate dell’inflazione ha fatto crollare il Dow Jones Industrial Average dell’1,99% (-653 punti), lo S&P 500 del 3,2%, e il Nasdaq Composite del 4,29%. Nei minimi intraday, l’indice S&P 500 è scivolato al di sotto della soglia psicologica di 4.000 punti, fino a 3.975,48, al minimo dal marzo del 2021 e a un livello inferiore del 17% rispetto al record delle ultime 52 settimne. Il Nasdaq viaggia a un livello inferiore di oltre -27% rispetto all’ultimo record delle ultime 52 settimane.
I sell off hanno colpito sopratutto i titoli hi-tech: Meta Platforms e Alphabet hanno perso rispettivamente -3,7% e -2,8%, mentre Tesla è capitolata di oltre -9%.
I tecnologici recuperano oggi terreno, con Tesla in ripresa di oltre il 4%.
I tassi sui Treasuries Usa fanno dietrofront, bucando la soglia del 3% superata per la prima volta dalla fine del 2018 la scorsa settimana, con la Federal Reserve che ha alzato i tassi di mezzo punto percentuale (+50 punti base) al nuovo range 0,75%-1%.
I rendimenti dei titoli di stato Usa a 10 anni, che ieri sono volati fino al 3,17%, scendono oggi al di sotto della soglia psicologica fino al 2,99%.
Tra i titoli protagonisti della sessione Peloton.
La società newyorchese di fitness indoor, tra i titoli Covid Winner del 2020, ha reso noto di aver concluso il primo trimestre con una perdita di bilancio in aumento a $757,1 milioni, o di $2,27 per azione, rispetto alla perdita netta di $8,6 milioni, o di 3 centesimi per azione, del primo trimestre del 2021. Il passivo per azione è stato peggiore del rosso di 83 centesimi stimato dagli analisti. Il fatturato si è attestato a $964,3 milioni, in calo rispetto agli $1,26 miliardi dei primi tre mesi dell’anno scorso e peggio dei $972,9 milioni stimati. Deludente anche l’outlook per il secondo trimestre.
Il titolo affonda fino a oltre -25% a Wall Street.
Guardando al trend generale della borsa Usa, l’analista di Citi Ebrahim Rahbari ha detto alla Cnbc di ritenere che il fondo dell’azionario “sarà testato nell’arco delle prossime due settimane”.
Rahbari ha aggiunto tuttavia che, nonostante rimanga questa la view su Wall Street, gli analisti del colosso bancario americano preferiscono attendere “l’arrivo di segnali più chiari di una qualsiasi stabilizzazione, anche temporanea, del sentiment sul rischio”.
Qualcuno rimane positivo sull’azionario made in Usa: si tratta dello stesso colosso del risparmio gestito numero uno al mondo BlackRock, che ha scritto in una nota di rimanere overweight sull’azionario, con una preferenza verso Wall Street e la borsa di Tokyo, a fronte di un rating underweight sui Treasuries Usa. E, anche, di Marko Kolanovic di JP Morgan, che ha confermato di rimanere “pro-risk”, dunque a favore del rischio, con overweight sulle commodities e sulle azioni, rispetto a un rating underweight sui bond e il cash.
“Il sell off dell’ultima settimana – ha scritto Kolanovic – appare esagerato, e scatenato in larga parte più da flussi di natura tecnica, dalla paura, dalla scarsa liquidità di mercato, più che da sviluppi che riguardano i fondamentali economici”.