Finanza Pagamenti istantanei: entro il 2028 potrebbero rappresentare il 22% delle transazioni non-cash globali

Pagamenti istantanei: entro il 2028 potrebbero rappresentare il 22% delle transazioni non-cash globali

24 Settembre 2024 13:52

Il settore dei pagamenti sta vivendo una fase di profonda trasformazione con quelli “istantanei” che fanno la parte da leone tanto che entro il 2028 potrebbero rappresentare il 22% delle transazioni non-cash a livello globale, minacciando il predominio delle carte tradizionali. Questa una tendenza emersa dall’ultimo World Payments Report 2025 curato da Capgemini Research Institute.

Capgemini: boom delle transazioni non-cash

Entrando più nel dettaglio il report evidenzia come il volume delle transazioni non-cash è salito a 1.411 miliardi nel 2023 ed è prossimo a raggiungere i 1.650 miliardi nel 2024 e, considerando che i clienti di oggi preferiscono un’esperienza di pagamento senza troppe complicazioni, si prevede che questo trend continui stimando che questo tipo di transazioni potrà raggiungere un volume di 2.838 miliardi entro il 2028.

Una delle aree di maggiore crescita per le transazioni non-cash? E’ la regione Asia-Pacifico (APAC) dove si registra un aumento del 20% su base annua nel 2024 rispetto all’Europa (16%) e al Nord America (6%).

Come i pagamenti account-to-account sfidano i pagamenti con carta

I clienti preferiscono le soluzioni di pagamento istantaneo account-to-account perché rappresentano un modo più rapido ed economico di pagare, bypassando gli onerosi circuiti bancari. Tuttavia questo aumento della loro popolarità minaccia di mettere in discussione il predominio delle carte di pagamento tradizionali, tanto che secondo le stime potrebbero assorbire in futuro tra il 15 e il 25% della crescita del volume delle transazioni con carta.

Le istituzioni finanziarie non sono ancora pronte per il passaggio ai pagamenti istantanei. Secondo il report, oggi solo il 25% delle banche può ricevere pagamenti istantanei, mentre il 53% è in grado di inviarli e riceverli. Solo il 5% degli istituti dimostra di essere altamente preparata dal punto di vista commerciale e tecnologico e di poter consolidare la propria posizione di leadership nell’adozione dei pagamenti istantanei. In particolare, solo il 13% delle banche europee può contare su una solida base tecnologica per i pagamenti istantanei.

Di conseguenza, le banche devono cavalcare l’onda dei pagamenti istantanei, sebbene la maggior parte dei dirigenti intervistati mostri preoccupazioni per le frodi, il che rappresenta un ostacolo all’adozione. Infine si  prevede che il portafoglio digitale Wero della European Payments Initiative accelererà l’adozione dei pagamenti account-to-account, con il 37% dei dirigenti europei del settore dei pagamenti che prevede che ridurrà significativamente la crescita delle transazioni con carta in Europa entro il 2027.

“Il continuo aumento delle transazioni non-cash rappresenta un importante segnale di svolta per le banche e i fornitori di servizi di pagamento. I dati indicano un inevitabile passaggio verso un futuro di pagamenti istantanei e aperti”, ha dichiarato Dario Patrizi, financial services director di Capgemini in Italia. “I progressi registrati con Pix in Brasile e UPI in India dimostrano chiaramente che il successo si fonda sulla collaborazione tra settore pubblico e privato. Alcune istituzioni finanziarie stanno aggiornando i loro hub di pagamento o attingendo a infrastrutture bancarie condivise, mentre i consumatori continuano a chiedere istantaneità e le aziende sono disposte a pagare un premium price per soluzioni innovative che risolvano i loro problemi: è arrivato il momento di creare queste condizioni”.