“Boom” affitto transitorio: a Torino prezzi schizzano a +26%. Trieste in controtendenza
Diverso dall’affitto tradizionale così anche dall’affitto breve, l’affitto transitorio, ovvero un contratto di locazione non inferiore ai 30 giorni e non superiore ai 18 mesi, sta attraversando un periodo fortunato in Italia. Sta in effetti guadagnando terreno, in termini di preferenze e di opportunità per locatori e locatari. La conferma arriva dai numeri di Immobiliare.it Insights secondo cui nell’ultimo anno, la domanda è aumentata, con Roma e Milano – rispettivamente al primo e al secondo posto a livello di portata degli incrementi – a evidenziare un +65% e un +59%.
Ma vediamo di cosa si tratta e come sta evolvendo questa tendenza.
Affitto transitorio: ecco dove i prezzi salgono e la domanda aumenta
Andando nel dettaglio dell’indagine emerge che, dietro a Roma e Milano, troviamo Bari che registra una domanda di affitto transitorio salita a +57% seguita da Torino (+52%). Rialzi più contenuti, seppur comunque abbondantemente in doppia cifra, anche a Trieste (+36%), Napoli (+35%), Firenze (+23%) e Bologna (+21%), per un dato generale della Penisola che fa segnare un +33%.
E se la domanda sale, anche i prezzi quasi ovunque aumentano con valori a due cifre. Le uniche eccezioni sono rappresentate da Trieste, dove addirittura si manifesta un calo del 3%, e Bologna, che sale solo dell’1%. Spicca Torino che segna +26% con mediamente 13,2 euro/mq. La Capitale segue a breve distanza, con un incremento del 25% (da 17,2 a 21,6 euro/mq), mentre Firenze e Bari sono leggermente più distanziate in graduatoria e in crescita nella stessa misura (+19%). A Napoli chi cerca una casa in affitto transitorio deve pagare da 14,8 a 16,6 euro/mq con un aumento di prezzo del 12%, del 10% invece a Milano anche se il prezzo al metro quadro, che sfiora i 27 euro, è di gran lunga il più alto tra le città esaminate.
Affitto transitorio: offerta in crescita
E nonostante una domanda in rialzo, lo stock di case disponibili per l’affitto transitorio non accenna a diminuire, mostrando al contrario anch’esso un accumulo sia per quanto riguarda il dato generale italiano (+39%) sia nei singoli territori oggetto di questo studio.
L’incremento più rilevante si verifica a Milano – dove l’offerta più che raddoppia rispetto allo scorso anno – seguita da Bari e Firenze, rispettivamente al secondo e al terzo posto ma ben distanziate, con un +66% e un +65%. Lo stock si amplia del 56% a Torino e del 52% a Napoli, mentre a Trieste aumenta del 36% e a Bologna del 16%. A chiudere la classifica Roma, dove l’incremento è più contenuto e si ferma al +7%.
“L’affitto transitorio sta attraversando un periodo fortunato nel nostro Paese, guadagnando terreno, in termini di preferenze e di opportunità per locatori e locatari, sulle altre forme di affitto – afferma Antonio Intini, chief business development officer di Immobiliare.it –. Questo perché si tratta di una tipologia di contratto che incontra il favore sia dei proprietari, in quanto remunerativa e meno rischiosa, sia dei locatari, soprattutto di studenti e giovani lavoratori – che non hanno intenzione di vincolarsi per lungo tempo e ne apprezzano la flessibilità – e di giovani coppie, che ancora non possono permettersi di comprare casa e rimangono in attesa di un ulteriore abbassamento dei tassi di interesse o di una congiuntura economica più favorevole per decidersi a farlo”.