Finanza Rc auto più cara se la vettura è datata: aumento arriva a circa il 40%

Rc auto più cara se la vettura è datata: aumento arriva a circa il 40%

3 Ottobre 2024 12:05

L’anzianità di una vettura incide sul costo della polizza Rc auto? La risposta è affermativa. Guidare un’auto vecchia comporta, infatti, un aumento del premio pagato per l’assicurazione Rc auto. Questo il tema messo in evidenza dall’ultima indagine di Facile.it secondo cui con un’età media di 10 anni la tariffa da sostenere per l’Rc auto è di circa 206 euro.

Ma vediamo nel dettaglio i numeri e le tendenze nelle varie regioni.

Rc auto: ecco quanto incide guidare una vettura anziana

Più nel dettaglio, l’indagine di Facile.it ha preso in considerazione il profilo di un assicurato, residente in provincia di Milano, di età compresa tra 50 e 60 anni, in prima classe di merito e ha calcolato – a parità di condizioni – quanto varia il premio medio pagato con l’anzianità del veicolo, segnando una differenza del 38% in quattro anni. Con un’età media di 10 anni la tariffa da sostenere per l’Rc auto è di circa 206 euro, dato che sale a 228 euro se il veicolo ha 12 anni e raggiunge addirittura i 284 euro in corrispondenza di un’anzianità di 14 anni. Una differenza del 38% in quattro anni.

Auto: le più vecchie circolano in Basilicata

L’età media delle auto che viaggiano sulle nostre strade è di 11 anni e 8 mesi, il 3% in più rispetto ad un anno prima. Una vettura anziana è pericolosa in quanto probabile causa di minore sicurezza per i passeggeri e anche di peggiore sostenibilità ambientale. E inoltre incide sul premio pagato della polizza auto.

Guardando all’età media delle vetture nelle varie regioni italiane, dall’analisi è emerso che le auto più vecchie si trovano in Basilicata, dove a settembre 2024 il valore ha raggiunto i 13 anni e 9 mesi, 2 anni in più rispetto alla media nazionale. Al secondo e terzo posto della classifica si posizionano il Molise (13 anni e 7 mesi) e, a pari merito, Calabria e Sicilia, dove – sempre mediamente – le vetture hanno 13 anni e 6 mesi.

In fondo al podio troviamo la Sardegna (13 anni e 1 mese), mentre al lato opposto della classifica la Toscana, dove circolano le auto più “giovani” della Penisola: lo scorso mese l’età media era di 10 anni e 7 mesi, 1 anno in meno rispetto alla media italiana. Seguono la Lombardia (11 anni e 1 mese) e il Lazio (11 anni e 2 mesi). Quarto posto tra le più virtuose per l’Emilia- Romagna, con una media d’età di 11 anni e 5 mesi, seguita dal Piemonte (11 anni e 7 mesi).

Parco circolante sempre più vecchio: 40 milioni nel 2023, con età media di 12,5 anni

Il parco circolante presenta una curva sempre in salita rispetto agli anni pre-Covid. Una tendenza messa in evidenza lo scorso febbraio dal Centro Studi e Statistiche dell’Unrae, presentando i dati 2023 sull’analisi del mercato dei veicoli in Italia. In particolare, l’associazione indicava che dai 34,3 milioni del 2009 il parco circolante è salito a oltre 40 milioni nel 2023, trascinando in su nello stesso tempo anche l’età media delle vetture, da 7,9 anni a 12,5 anni circa, con evidente rallentamento del processo di rinnovo ed impatti negativi sulla qualità dell’aria e sulla salute. L’analisi mostra, infatti, che degli oltre 40 milioni di vetture circolanti nel 2023, ben 9,3 milioni (il 23,2%) sono ante Euro 4, con oltre 18 anni di età.

Analizzandolo in base all’alimentazione, il parco circolante delle autovetture a fine 2023 risulta composto per l’84,8% da auto a benzina e diesel; sono in crescita le ibride a quota 5,3% e le auto a Gpl al 6,5%. Seppur ancora poco rappresentative, le vetture elettriche salgono a 220.000 auto circolanti e le ibride plug-in a 242.000 unità (complessivamente le ECV sono l’1,1% del totale).