Finanza Acquisti di Natale previsti in calo: spesa mensile “assorbita” da cibo, benzina e bollette

Acquisti di Natale previsti in calo: spesa mensile “assorbita” da cibo, benzina e bollette

25 Novembre 2024 16:45

Far quadrare i conti a fine mese è diventato un problema sempre più diffuso tra le famiglie italiane. Quello che un tempo permetteva di gestire acquisti e qualche piccolo sfizio oggi non basta più. Oltre metà del budget mensile è ormai assorbita dalle spese essenziali: alimentari, carburante e utenze. Secondo gli ultimi dati, una famiglia destina in media 1.191 euro a questi tre ambiti, che rappresentano il 56% del totale. L’impatto dell’inflazione e il generale aumento del costo della vita rendono sempre più difficile riservare risorse a spese non necessarie. In un contesto economico complesso, la priorità è ormai una sola: affrontare le esigenze quotidiane.  E’ quanto emerge dai dati diffusi dell’ufficio studi della CGIA.

Dove finiscono i soldi delle famiglie

Dopo gli anni segnati dalla pandemia da Covid-19 e dalla crisi energetica del triennio 2020-2022, le spese “obbligate” si sono assestate su livelli significativamente più alti. Questo fenomeno è stato amplificato dal forte aumento dell’inflazione e dall’erosione del potere d’acquisto degli stipendi. Di conseguenza, molte famiglie hanno dovuto concentrare le proprie risorse principalmente sulle necessità essenziali, come il sostentamento quotidiano e gli spostamenti verso i luoghi di lavoro o studio.

Analizzando nel dettaglio i 1.191 euro di spese obbligate mensili, emerge che 526 euro sono destinati all’acquisto di beni alimentari e bevande analcoliche, 374 euro coprono la manutenzione della casa, le bollette e le spese condominiali, mentre 291 euro vanno ai trasporti, comprendendo il carburante per l’auto e gli abbonamenti per mezzi pubblici come bus, tram, metro e treni. A questa cifra si aggiungono 937 euro riferiti alla cosiddetta spesa complementare, portando la spesa complessiva media mensile delle famiglie italiane a 2.128 euro.

Il dato delle aree in Italia

L’analisi per aree geografiche rivela significative differenze nella spesa mensile tra Nord e Sud Italia. Nel 2023, la spesa complessiva media nel Nordovest è stata di 2.337 euro, mentre nel Mezzogiorno si è fermata a 1.758 euro, registrando una differenza del -24,7%. Tuttavia, le spese obbligate incidono maggiormente sul totale nel Mezzogiorno, con una quota del 59,4%, rispetto al 55% circa delle regioni del Nordovest e del Nordest.

Questa maggiore incidenza al Sud è legata soprattutto alla spesa media più alta per beni alimentari, che non trova paragoni nelle altre aree geografiche. In termini assoluti, le famiglie del Nord hanno sostenuto le spese mensili più elevate per cibo, bollette e carburante: 1.462 euro in Trentino-Alto Adige, 1.334 euro in Lombardia e 1.312 euro in Friuli Venezia Giulia. Nonostante ciò, l’incidenza delle spese obbligate sul totale è risultata più alta nelle regioni meridionali, con la Calabria al 63,4%, seguita dalla Campania con il 60,8% e dalla Basilicata con il 60,2%.

E c’è chi fa acquisti ora per il Natale

Secondo la Cgia di Mestre, l’aumento delle spese “obbligate”, che ormai assorbono oltre la metà del budget familiare, potrebbe influenzare negativamente gli acquisti natalizi di quest’anno. Nel 2023, la spesa per i regali di Natale in Italia è stata stimata in poco più di 11 miliardi di euro, ma per il 2024 si prevede un calo a circa 10 miliardi di euro, segnando una contrazione del 9%. Le cause di questa riduzione sono da ricercare nella minore disponibilità economica delle famiglie, aggravata dalle difficoltà degli ultimi mesi.

Inoltre, cresce il numero di persone che anticipano gli acquisti natalizi a novembre, sfruttando le promozioni attuali del Black Friday per risparmiare. Come afferma un report di Confcommercio, con il il 67,2% degli italiani è pronto a fare acquisti durante questa settimana, con una spesa media in aumento. A prendersi la scena saranno principalmente donne e adulti sotto i 50 anni in gran parte del Nord Italia e quasi due su tre sfrutteranno questa occasione per anticipare i regali di Natale, con un aumento significativo rispetto al 2023 (era il 53,7%).