Finanza Personale Lavoro Lavoro: laureati in ingegneria elettronica e informazione “introvabili”, focus sui titoli di studio più ricercati

Lavoro: laureati in ingegneria elettronica e informazione “introvabili”, focus sui titoli di studio più ricercati

27 Novembre 2024 16:27

I profili più richiesti dalle imprese sono i laureati in economia e ingegneria, ma in un caso su due le aziende incontrano difficoltà nell’individuare candidati adeguati: si tratta di 352mila figure professionali difficili da reperire. I tassi di irreperibilità superano il 70% per gli ingegneri elettronici, dell’informazione, e per i laureati nelle discipline sanitarie e paramediche. Questi dati emergono dal Sistema informativo Excelsior, sviluppato da Unioncamere in collaborazione con il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Elevata è anche la domanda di diplomati e qualificati nel sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP), con 2,1 milioni di posizioni aperte nell’industria e nei servizi. Anche in questo caso, però, la metà delle ricerche resta senza esito.

Le lauree più richieste

Il corso di laurea in economia risulta il più richiesto, con 205mila profili ricercati. Seguono gli indirizzi di ingegneria, con una domanda complessiva di 143mila laureati: 47mila in ingegneria industriale, 43mila in ingegneria civile, 34mila in ingegneria elettronica e dell’informazione e quasi 19mila in altri settori ingegneristici. Tra gli altri indirizzi maggiormente richiesti spiccano i settori di insegnamento e formazione (111mila) e quello sanitario e paramedico (55mila). Rilevante anche la domanda per i laureati in discipline scientifiche, con 39mila richieste negli ambiti scientifico-matematico-fisico-informatico e 28mila nel chimico-farmaceutico.

Ma in un caso su due, le aziende faticano a trovare laureati da inserire in organico; il divario più significativo tra domanda e offerta riguarda i laureati in ingegneria elettronica e dell’informazione, oltre che nelle discipline sanitarie e paramediche, dove oltre il 70% delle posizioni risulta difficile da coprire. Lievemente inferiori, ma comunque elevate, sono le difficoltà di reperimento per i laureati in ambito medico-odontoiatrico e statistico, con tassi che sfiorano il 67%.

“La difficoltà di reperimento delle persone rappresenta un serio problema per il sistema produttivo nazionale”, sottolinea Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere. “In questo scenario, l’invecchiamento demografico sarà uno dei fattori più rilevanti nell’intensificare il mismatch nei prossimi anni. Per farvi fronte serve un mix di interventi dedicati: orientamento ai giovani, miglior dialogo scuola-impresa e una strategia nazionale per trattenere e valorizzare i giovani talenti, premiandone le competenze e soddisfacendone le legittime aspirazioni”, aggiunge.

Per Unioncamere 772mila figure entreranno nel mondo del lavoro

Molto richiesi anche i diplomati degli ITS, cioè gli Istituti tecnici e superiori; specie quelli che escono dagli istituti di meccatronica, con quasi 23mila ingressi previsti, seguito dalle tecnologie dell’informazione, comunicazione e dati (18mila) e dai servizi alle imprese e agli enti no profit (16mila). Ma la storia è sempre la stessa, e cioè che le aziende fanno fatica a trovare persone di questi ambiti. In questi casi si raggiunge il 61,1%, con picchi particolarmente critici nel settore tecnologico dell’energia, dove risulta difficile trovare l’87,5% dei diplomati ITS.

Significative le difficoltà anche nei settori del sistema moda, della chimica e delle nuove tecnologie della vita, oltre che nella stessa meccatronica, dove circa 7 tecnici superiori su 10 risultano irreperibili.

Gli indirizzi IeFP più richiesti dalle imprese

Per quanto riguarda i diplomati dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), a guidare la classifica deille professioni più richieste ci sono quelli a indirizzo ristorazione, con quasi 443mila assunzioni programmate, pari a oltre un quinto del totale. Seguono l’ambito dei servizi e sistemi logistici, con 256mila ingressi previsti, e il settore meccanico, con 241mila profili richiesti. Rilevanti anche le richieste per i servizi di vendita (175mila), la trasformazione agroalimentare (160mila) e l’ambito amministrativo-segretariale (153mila).

In questo caso, le difficoltà nel reperire figure qualificate o diplomate dai percorsi IeFP si attestano al 49,1% delle richieste totali. L’indirizzo più critico è quello del legno, con il 71% delle posizioni difficili da coprire, seguito dagli ambiti impianti termoidraulici (69,5%) ed elettrico (67,5%). Anche i settori delle lavorazioni artistiche, del grafico-cartotecnico e della meccanica registrano tassi di irreperibilità superiori al 60%.