Finanza Bancassicurazione: come gli italiani proteggono il loro futuro dagli imprevisti

Bancassicurazione: come gli italiani proteggono il loro futuro dagli imprevisti

4 Dicembre 2024 15:39

Avere dei risparmi in banca rappresenta ancora il modo principale per tutelare il proprio futuro, almeno per il 45% degli italiani. Sono considerate un buon cuscinetto anche le assicurazioni per morte e invalidità ma per quasi la metà sono troppo costose. Cosi emerge dall’indagine “Bancassicurazione: la prospettiva dei clienti” realizzata da EY, in collaborazione con SWG, e condotta su un campione di oltre 1000 persone in Italia, tra i 25 e i 74 anni.

Un’indagine che offre uno sguardo sulla percezione e le aspettative dei consumatori italiani nei confronti del modello bancario-assicurativo.

Come gli italiani proteggono il loro futuro dagli imprevisti

Andando nel dettaglio emerge che, nonostante il 78% degli intervistati riconosca l’importanza di pianificare il futuro, solo il 50% si dichiara informato su come proteggersi da imprevisti. Il 37% degli italiani non ha mai sentito parlare della possibilità di acquistare servizi assicurativi presso un istituto bancario, mentre il 63% ne è a conoscenza, sebbene il 28% ne abbia una conoscenza solo superficiale.

Gli strumenti di tutela per il proprio futuro più apprezzati sono i risparmi in banca (45%), seguiti dalle assicurazioni a tutela in caso di morte o invalidità (TCM e LTC), sebbene giudicate costose da quasi la metà degli italiani. Al terzo posto, in egual misura, si trovano i fondi pensionistici e una buona rete familiare (28%).

Per quanto riguarda le polizze, il 45% degli intervistati le percepisce come un valido strumento per proteggersi dai rischi, un 29% come investimento per il futuro (29%) e un 10% le percepisce negativamente. L’indagine rivela però che esiste  una forte differenziazione tra chi ha sottoscritto esclusivamente prodotti vita e i clienti del comparto danni, con questi ultimi che spesso si limitano a vedere il prodotto assicurativo come un obbligo o una necessità (24% contro il 14% del totale).

Secondo il report, tra le principali preoccupazioni degli italiani la prima è l’invalidità (55%), particolarmente sentita dai giovani (60%), e la stabilità lavorativa (36%). Gli italiani tra i 55 e i 74 anni temono la non autosufficienza e di gravare sui propri cari (52%).

Le sfide della bancassicurazione

Secondo l’indagine, le due componenti di servizio più ricercate dai clienti della bancassicurazione sono quelle inerenti ai servizi assistenziali legati alla salute (es. prenotazione visite specialistiche, telemedicina, consegna farmaci a domicilio), interessanti per il 45% dei clienti intervistati e, con il 28% dei consensi, i servizi legati alla risoluzione di incidenti domestici (es. invio di un fabbro, centro assistenza in caso di furto, pronta riparazione vetrate o allagamenti, ecc.). La gestione dei sinistri è percepita invece come un’area critica, con il 75% degli intervistati che ritiene le compagnie assicurative tradizionali più efficienti rispetto alle banche.

Infine, il report rivela come la fiducia nelle banche e nelle assicurazioni rimane bassa, con un voto medio di 5,1 su 10. Circa il 30% dei non bancassicurati si dichiara propenso a sottoscrivere un prodotto di protezione attraverso un canale bancario. Chi è più propenso a stipulare una polizza in banca, apprezza in particolare la presenza di un unico intermediario (34%), le condizioni economiche favorevoli (24%) e la fiducia nel proprio consulente finanziario (18%).

Secondo Nicola Panarelli, Financial Services Consulting Leader, EY, “nonostante la scarsa conoscenza del concetto di bancassicurazione tra i consumatori italiani, la fiducia e la preferenza per questo modello sono in crescita, soprattutto tra i giovani nella fascia tra i 25 e i 34 anni”. A dimostrarlo i numeri: il 42% di questi si dichiara propenso a sottoscrivere un prodotto assicurativo – sia di investimento ma anche di protezione dei propri beni (38%) nonché polizze salute e infortuni (34%) – attraverso un canale bancario. Ed è proprio al target dei giovani che il settore della bancassicurazione deve rivolgersi in maniera prioritaria.