Immobiliare: è il momento di puntare sulle periferie. Una ricerca svela il motivo
Nel mercato immobiliare, la più grande paura per il prossimo futuro sarà la difficoltà di accesso al credito per i giovani e le famiglie. Così dichiara il 35% degli intervistati per una ricerca commissionata a SWG da Casavo che ha voluto indagare come gli italiani percepiscono il settore immobiliare attuale e quali sono le loro aspettative per il 2025. Questo timore di non poter accendere un mutuo per comprare casa raggiunge il picco del 40% tra la Gen Z e a livello geografico, è una sfida più sentita a Roma (53%) rispetto a Milano (39%).
Le paure e le opportunità del mercato immobiliare
La ricerca di Casavo, azienda che offre soluzioni smart per vendere e comprare casa, mette in luce come le altre paure che affliggono gli italiani, oltre a non aver accesso al credito, sono la necessità di riqualificare un patrimonio immobiliare obsoleto (23%), l’aumento del costo delle materie prime (18%), l’aumento dei tassi di interesse (14%) e, in ultimo, le incertezze legate alle politiche governative intermittenti (10%). Sul fronte delle opportunità, emerge con forza la necessità di trasformare il patrimonio immobiliare esistente: al primo posto gli intervistati confermano la riqualificazione di aree urbane e periferiche (39%), segue la maggiore attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica (37%), lo sviluppo di nuovi modelli abitativi che rispondano ai bisogni emergenti (14%) e l’innovazione tecnologia nel processo di compravendita (10%).
Un italiano su tre si dice testimone della ripresa dopo la crisi degli ultimi anni
L’acquisto di un immobile è comunque una priorità per molte famiglie. Tuttavia, negli ultimi anni l’aumento dei prezzi per comprare casa, spesso troppo elevati rispetto al reddito medio, soprattutto nelle grandi città, ha portato ad una crescente incertezza. E questa incertezza continuerà anche nel 2025 con il 45% degli italiani che prevede una sostanziale stabilità del mercato immobiliare per il prossimo anno, anche se per un su tre la situazione potrebbe peggiorare a causa di un aumento dei tassi di interesse e dell’inflazione.
L’indagine rivela che se gli italiani sono sostanzialmente ottimisti riguardo la situazione attuale, il 32% pensa che il mercato immobiliare abbia vissuto un periodo di crisi e si stia pian piano riprendendo e per il 13% è al centro di una fase di rinascita e riqualificazione. Tra i più ottimisti, chi ha acquistato casa 5-10 anni fa che crede di più nella ripresa del mercato (56%), probabilmente perché ha potuto beneficiare di condizioni maggiormente favorevoli, come tassi di interesse più bassi e prezzi relativamente stabili. Meno ottimisti invece coloro che hanno effettuato una compravendita nell’ultimo anno, visto che hanno dovuto affrontare un mercato più difficile caratterizzato da prezzi al metro quadro in aumento e difficoltà crescenti nell’accedere o sostenere un mutuo, conseguenza diretta delle politiche monetarie più restrittive, dell’inflazione e dell’aumento dei tassi di interesse.