Carrello spesa più caro: quanto incide l’inflazione sulla spesa delle famiglie italiane
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A dicembre l’inflazione in Italia risulta stabile a +1,3%, come nel mese precedente, mentre quella media del 2024 è pari all’1% dal 5,7% del 2023.
Ma continuano a crescere i prezzi del carrello della spesa arrivando a segnare, secondo quanto reso noto dall’Istat, un +2%. Cifre che si riflettono inevitabilmente sui portafogli dei consumatori. A fare i conti le associazioni. Vediamoli nel dettaglio.
Quanto incide l’inflazione sulla spesa delle famiglie: i calcoli
Partendo dal Codacons, l’aumento dell’indice dei prezzi al consumo significa un maggior esborso per le famiglie per complessivi 8 miliardi e mezzo di euro. In termini di spesa, sostiene l’associazione dei consumatori guidata da Carlo Rienzi, “l’impatto della crescita dei prezzi equivale ad un aggravio medio da +448 euro annui per una famiglia con due figli, +329 euro la famiglia “tipo”.
Considerando il totale delle famiglie italiane, l’inflazione all’1% si traduce in un maggior esborso complessivo da +8,5 miliardi di euro su base annua a parità di consumi. Tuttavia, continua ancora il Codacons, ci sono forti differenze territoriali. Così in Veneto, Campania e Trentino Alto Adige l’inflazione media è stata pari all’1,3%, mentre in Molise e Valle d’Aosta i listini al dettaglio sono cresciuti solo dello 0,1%. I più penalizzati? I residenti in Trentino Alto Adige la cui spesa, considerati i consumi delle famiglie residenti, è salita su base annua in media di 542 euro a nucleo. I più fortunati? I molisani che hanno speso nel 2024 appena 30,5 euro in più per effetto dell’aumento dei prezzi.
UNC: esborso totale di 2006 euro in due anni
Anche l’Unione Nazionale Consumatori fa i calcoli, indicando che “l’inflazione media pari a +1% significa, per una coppia con due figli, un incremento del costo della vita complessivamente pari a 272 euro su base annua, questo rialzo va ad aggiungersi ai 1.734 euro dovuti ai rialzi del 2023 che le famiglie continuano a pagare, per un totale di 2.006 euro in due anni”.
Il Presidente Massimilano Dona sostiene che “per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 225 euro, a cui vanno aggiunti i 1.593 euro del 2023, per un totale di 1818 euro. Per una famiglia media, invece, la mazzata è pari a 118 euro per il 2024, più i 1.251 euro del 2023″ conclude Dona.
Pesante l’andamento dei listini alimentari secondo Assoutenti per cui “a fronte di una inflazione media dell’1% hanno registrato nel corso dell’ultimo anno rialzi ben più pesanti e pari al +2,4%, equivalenti ad una maggiore spesa da +219 euro in media per una famiglia con due figli. “In termini di impatto sulla collettività, – continua l’associazione – solo per bere e mangiare gli italiani hanno speso lo scorso anno 3,9 miliardi di euro in più rispetto al 2023. E a conferma delle tante denunce avanzate da Assoutenti nell’ultimo anno, tra i comparti che registrano forti tensioni sul fronte dei listini c’è il turismo, con la voce “Servizi ricettivi e di ristorazione” che vede prezzi e tariffe salire del +3,9% nel 2024”. “Dopo gli aumenti del 2023 ci si attendeva finalmente un calo dei prezzi al dettaglio che purtroppo non c’è stato – afferma il presidente Melluso – Al contrario nel comparto degli alimentari si assiste ad un trend in sensibile crescita che sta modificando le abitudini delle famiglie e che deve portare il governo ad adottare misure immediate per contrastare l’aumento dei listini in settori primari come quello di cibi e bevande”.