Spesa famiglie in miglioramento, ma le voci casa e salute restano un peso

Fonte immagine: istock
Lieve miglioramento nella capacità di spesa delle famiglie italiane, anche se le previsioni per il 2025 restano poco incoraggianti. A segnalarlo il termometro Altroconsumo 2024, con i dati che emergono appunto dall’indagine annuale condotta da Altroconsumo, in collaborazione con le organizzazioni omologhe di Spagna, Belgio e Portogallo aderenti a Euroconsumers, su un campione rappresentativo di 2.699 cittadini italiani.
Resta un problema affrontare le cure sanitarie, soprattutto quelle legate alla salute dei denti, come anche le spese per la casa, l’auto che mettono in difficoltà una famiglia su due.
Migliorano i dati
L’inchiesta annuale di Altroconsumo analizza la situazione economica delle famiglie italiane, basandosi su un indice che esprime la capacità di sostenere le spese principali nei 6 ambiti analizzati: abitazione, mobilità, salute, alimentazione, istruzione, cultura e tempo libero. Quest’anno si attesta a 49 punti su 100, registrando un incremento di 3,9 rispetto al 2023, indicando così una ripresa del benessere dopo anni di flessione. Non c’è ancora da gioire però: nel 2024, il 16% delle famiglie è risultata sottoposta a una forte pressione economica, ovvero ha avuto difficoltà con ciascuno degli ambiti di spesa analizzati.
Si riduce inoltre la quota di famiglie sotto forte pressione economica, passando dal 19% del 2023 al 16% nel 2024, mentre cresce la percentuale di nuclei che non hanno riscontrato difficoltà economiche, arrivando al 29% (+3 punti percentuali rispetto all’anno precedente).
Ma gli italiani hanno difficoltà a risparmiare
Resta però preoccupante la limitata capacità di risparmio di una larga parte della popolazione: oltre un terzo delle famiglie ha trovato molto difficile, se non impossibile, mettere da parte denaro nel 2024. Complessivamente, il 70% ha incontrato difficoltà nel risparmiare. “Senza risparmio, le famiglie non possono pianificare il futuro né affrontare imprevisti – spiega il report -. Questo dato è il riflesso diretto di una perdita di potere d’acquisto che gli aumenti salariali non hanno compensato”
Ecco la percentuale di italiani che incontrano problemi economiche per fare fronte a queste spese:
- abitazione – 48%;
- salute – 45%;
- cultura e tempo libero – 40%;
- alimentazione – 38%;
- mobilità – 38%;
- istruzione –25%;
Tra le singole voci di spesa che nel 2024 hanno pesato maggiormente sui bilanci familiari spiccano i costi legati all’automobile (57% in difficoltà), le cure dentistiche (55%), le visite mediche (52%), i viaggi e le vacanze (51%) e le bollette (46%). In particolare, le spese sanitarie risultano sempre più gravose, con un aumento delle famiglie in difficoltà nel sostenere cure dentistiche (+4 pp), l’acquisto di occhiali e apparecchi acustici (+3 pp) e l’assistenza psicologica (+2 pp).
La situazione economica è migliore al Nord
La capacità di spesa delle famiglie continua a variare a livello territoriale, confermando nel 2024 un indice di benessere generalmente più elevato al Nord rispetto al Sud. I valori registrati sono pari a 50,1 nel Nord-Ovest, 49,6 nel Nord-Est, 49,0 nel Centro e 47,5 nel Sud e nelle Isole.
Tutte le macroaree mostrano un miglioramento rispetto all’anno precedente, con una crescita particolarmente significativa nel Centro (+5,5 punti) e nel Nord-Est (+4,4). Tuttavia, il 2024 riserva alcune sorprese: l’indice risulta superiore alla media non solo in Trentino-Alto Adige (52,3) e Lombardia (50,8), ma anche in Liguria (50,4) e Sicilia (50,3). Al contrario, le regioni in cui la capacità di sostenere le spese risulta più bassa sono Abruzzo (44,8), Puglia (47,3), Sardegna (47,6) e Marche (47,9).