Borsa Tokyo brinda a dimissioni premier Suga con +2%, borse cinesi in calo con crollo Pmi servizi
Borse asiatiche contrastate, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo in rialzo fino a +2% dopo l’annuncio del premier giapponese Yoshihide Suga, che ha reso noto che non si presenterà alle elezioni per la leadeship del partito liberaldemocratico, in calendario il prossimo 29 settembre.
La decisione implica che il partito sceglierà un nuovo candidato da presentare alle elezioni generali, previste entro la fine di novembre, per la carica di premier.
“Ho deciso di non correre per le elezioni per la leadership del partito (che si terranno il prossimo 29 settembre), dal momento che vorrei concentrarmi sulle misure per la gestione del coronavirus. Fare tutte due le cose richiede un’enorme energia, e ho deciso di decidere di fare o l’una o l’altra. Come ho detto sempre, proteggere le vite e la salute delle persone è mia responsabilità in quanto primo minitro, ed è a questo che mi dedicherò”, ha detto Suga.
Suga, diventato premier l’anno scorso a seguito delle dimissioni dell’ex premier Shinzo Abe, avvenute per motivi di salute, ha visto la sua popolarità crollare al di sotto del 30%, a causa del modo in cui il suo governo ha gestito la pandemia Covid-19, che ora in Giappone è entrata nella sua ondata peggiore.
Occhio in Asia anche alla pubblicazione dell’indice Pmi servizi, elaborato congiuntamente da Caixin e Markit.
L’indice è letteralmente crollato dai 54,9 di luglio a 46,7 punti, in evidente fase di contrazione, in quanto al di sotto della soglia dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione dell’attività economica – valori al di sotto – e di espansione – valori al di sopra. La borsa di Shanghai arretra dello 0,27%, mentre Hong Kong cede lo 0,65%.
Il valore del Pmi servizi è il peggiore dal periodo relativo alla prima ondata della pandemia Covid-19 che ha colpito la Cina, per la precisione dall’aprile del 2020.
Giorni fa Pechino aveva diramato il Pmi servizi ufficiale, scivolato in fase di contrazione ad agosto, in calo a 47,5 punti, rispetto ai 52 punti attesi e in forte peggioramento rispetto ai 53,3 punti di luglio.
La Cina ha scontato e sta scontando le restrizioni imposte dalle autorità a causa del ritorno dei contagi Covid-19, che hanno zavorrato, come è stato sempre e ovunque, soprattutto il settore dei servizi.
Alla borsa di Hong Kong Alibaba cede più del 3%, dopo aver annunciato, come avevano fatto in precedenza Tencent e Geely Automobiles tra le altre aziende cinesi, che investirà 100 miliardi di yuan (l’equivalente di $15,5 miliardi) entro il 2025, a sostegno della “prosperità comune”, allineandosi dunque all’iniziativa lanciata dal presidente cinese Xi Jinping per combattere le diseguaglianze presenti in Cina.
Tra le altre borse, bene Sidney +0,53% e Seoul, +0,67%.
Un assist positivo all’azionario globale arriva anche da Wall Street, che ieri ha chiuso in rialzo: il Dow Jones Industrial Average è salito di 131,29 punti a 35.443,82 punti, lo S&P 500 è avanzato dello 0,28% a 4.536,95, il Nasdaq Composite ha fatto +0,14% a 15.331,18.