Nervosismo anche a Wall Street: scattano vendite tra tapering e timori aumento casi Covid
Per Wall Street è un avvio di scambi all’insegna dei cali, con gli investitori che valutano le ultime novità arrivate sul tapering e tengono sotto osservazione l’aumento di casi Covid. In questo contesto i lsitini Usa aprono deboli: il Dow Jones cede lo 0,49% e l’S&P500 lo 0,45%, mentre il Nasdaq lascia sul terreno lo 0,45%.
Sotto la lente del mercato restano, in particolare, i verbali del FOMC di luglio da quali è emerso che la maggioranza dei membri del board della Federal Reserve ritiene opportuno l’avvio del tapering entro la fine dell’anno. “Sebbene non sia stato ancora raggiunto un accordo sui tempi o sul ritmo degli acquisti, dai verbali è emerso che la maggior parte dei membri è favorevole alla riduzione proporzionale di Treasury e MBS. A questo punto il prossimo evento di rilievo sarà il Jakson Hole della prossima settimana da cui potrebbero emergere indicazioni sulle decisioni Fed di settembre”, segnalano gli strategist di Mps Capital Services.
In generale pesa anche il picco di casi di Covid-19 in tutto il mondo che alimenta i timori di un rallentamento della crescita economica globale. E a livello macro delude le attese l’indice Philly Fed che ad agosto si attesta a 19,4 dal precedente 21,9. Il dato relativo all’attività del settore manifatturiero nell’area economica di Philadelphia ha deluso le attese, mancando il consensus Bloomberg che indicava un dato in miglioramento a 23,1. Calano per la quarta settimana consecutiva le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti.