Sui mercati piombano timori per un prossimo inizio del tapering
La strada della Fed verso il tapering sembra tracciata (o quasi). E gli effetti sui mercati americani ed europei si sono fatti immediatamente sentire: prima la chiusura in rosso di Wall Street, con cali di oltre un punto percentuale per S&P 500 e Dow Jones, e poi con l’avvio dei mercati del Vecchio continente che mostrano flessioni di quasi il 2%.
Dai verbali della riunione di luglio del Fomc è infatti emerso che la Federal Reserve sta valutando l’avvio del tapering entro la fine dell’anno. La maggior parte dei membri del board ha notato che, a condizione che l’economia dovesse evolversi come previsto, hanno ritenuto opportuno iniziare a ridurre il ritmo degli acquisti di asset quest’anno. “Nessuna decisione però è stata ancora presa e le tempistiche sono ancora oggetto di discussione”, precisano le minute Fomc che sono antecedenti alla pubblicazione dei dati sul lavoro americano di luglio (diffusi a inizio agosto, mentre la riunione è stata il 27-28 luglio), nonché alle revisioni al rialzo del rapporto di giugno.
Inoltre, i verbali hanno rivelato che diversi funzionari sarebbero favorevoli a ridurre gli acquisti di asset nei prossimi mesi per meglio posizionare la Fed per aumentare i tassi di interesse se l’economia si rafforzasse ulteriormente l’anno prossimo, mentre altri pensavano che la Fed possa aspettare fino all’inizio del prossimo anno perché vogliono vedere prove più forti che il mercato del lavoro sia guarito dagli effetti della pandemia di coronavirus.
Lo scorso dicembre i funzionari del Fomc hanno affermato di voler vedere “ulteriori progressi sostanziali” verso il raggiungimento dei loro obiettivi di inflazione media del 2% e di piena occupazione prima di avviare il processo di tapering. Altri spunti interessanti di riflessione potrebbero arrivare dalle parole del presidente della Fed, Jerome Powell, nel corso del simposio di fine agosto a Jackson Hole. Un appuntamento che verrà seguito a pochi giorni di distanza, venerdì 3 settembre, dai nuovi dati sul mercato del lavoro di agosto.
Sempre più vicino il tapering
“I verbali di certo non alterano l’aspettativa che un tapering sia in arrivo, è ormai opinione comune che le discussioni su questo fronte inizieranno presto, con un rallentamento degli acquisti a partire dal quarto trimestre. Questo, nonostante le preoccupazioni per una qualche debolezza in più nei recenti dati, in particolare le vendite al dettaglio e la fiducia dei consumatori”, osserva Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets UK.
“I verbali della riunione del Fomc di luglio mostrano una Fed piuttosto divisa sulla maggior parte delle tematiche, ma riconoscono che ci stiamo avvicinando molto al tapering“, commentano gli economisti di ING aggiungendo che “per quanto riguarda i rischi per le prospettive, c’è una chiara preoccupazione per il rallentamento dei tassi di vaccinazione e l’aumento della variante Delta del covid in gran parte del Paese che potrebbe avere un impatto sulla storia di crescita”.
Gli esperti della banca olandese aggiungono di essere “al momento del parere che la Federal Reserve annuncerà il tapering del QE nella riunione di settembre con il rallentamento degli acquisti a partire da ottobre. I commenti dei funzionari della Fed suggeriscono che sarà abbastanza rapido e molto probabilmente si concluderà nel secondo trimestre del 2022”. “Ciò è, ovviamente, subordinato alla ripresa di Covid”, rimarcano.