Mps sforna utili 10 milioni in I trimestre. Piano il 23 giugno, aumento di capitale da 2,5 miliardi ma sotto lente Bce e Ue
Dopo gli utili di UniCredit, arrivano quelli Mps. Il Monte dei Paschi di Siena rimane banca osservata speciale, per le trattative che il Tesoro maggiore azionista con una quota del 64% continua a portare avanti con le autorità europee, per ricevere l’ok alla sua ulteriore presenza nella banca.
La scadenza per ‘riconsegnare’ il Monte ai privati dopo la ricapitalizzazione precauzionale lanciata dallo Stato italiano nel 2017 era stata concordata per la fine del 2021. Ma con il flop delle trattative con UniCredit e nessuno istituto che si stagliava all’orizzonte per acquistare il Monte, Mps si è ritrovata di nuovo sola, con la necessità di disporre per un ulteriore arco di tempo della stampella dei contribuenti.
La banca ha comunicato oggi la trimestrale dei primi tre mesi del 2022, rivelando un utile di 10 milioni di euro e annunciando che la presentazione del nuovo piano industriale avverrà il 23 giugno.
Quel piano deve ricevere il benestare della Bce e della Dg Comp dell’Ue.
Le tappe successive saranno l’aumento di capitale e solo dopo un eventuale matrimonio. Insomma, ci vorrà ancora molto tempo, prima che lo Stato possa mollare la presa sull’istituto senese.
Il mercato non approva la trimestrale e le notizie che arrivano con essa, e il titolo cede a Piazza Affari più del 3%.
Il nuovo ceo Luigi Lovaglio ha fatto il suo esordio come ceo di Mps nella conference call con gli analisti: l’ad ha chiarito la situazione di Mps, mostrandosi fiducioso nell’approvazione del nuovo piano industriale 2022-2026 che sarà presentato per l’appunto il prossimo 23 giugno.
Il piano, ha sottolineato il ceo, riceverà “la validazione della Bce”.
“Abbiamo un dialogo costante e costruttivo con la Bce – ha sottolineato il ceo del Monte dei Paschi – per cui presenteremo gli aspetti chiave del piano” alla banca centrale europea “anche se in realtà sono già in linea con le aspettative della Bce“.
Lovaglio ha detto anche di intravedere in Mps un grande potenziale commerciale.
Mps, Equita SIM: utile netto meglio attese grazie a utili da trading
Così Equita commenta la trimestrale del Monte, con cui la banca ha confermato anche lo shortfall da 500 milioni, riassumendo le principali voci di bilancio emerse dalla trimestrale del gruppo
I risultati del primo trimestre del 2022, ha scritto la SIM milanese, sono in linea con le attese al netto del trading e hanno mostrato un CET1 FL al 10,8%. L’utile netto è stato superiore alle attese, è stato rilevato, grazie agli utili da trading, e la performance operativa è risultata in linea. Di seguito le principali voci di bilancio:
- Margine di interesse (NII): 323 milioni (piatto su base trimestrale QoQ) rispetto ai 321 milioni attesi.
- Fatturato: 783 milioni (+9% QoQ), meglio dei 720 milioni ttesi
- Utile operativo: 248 milioni (+23% QoQ), neglio dei 197 milioni previsti
- LLPs: 111 milioni (57 punti base) rispetto i 110mn (56bps) previsti
- Utile netto: 10 milioni rispetto alla perdita di 6 milioni prevista
Si legge nell nota di Equita che “l’andamento dei ricavi core è complessivamente in linea con le nostre stime sia in termini di NII che di commissioni (369 milioni, ie -1% QoQ, meglio dei 362mn stimati.)” e che “la principale sorpresa rispetto alle nostre stime è costituita dai ricavi da negoziazione (79 milioni, rispetto ai 15 milioni attesi), mentre il CoR a 57bps (vs 56bps) è allineato alle stime”.
Riguardo all’asset quality “l’NPE ratio sale di 10 bps a 4,8%, con un aumento del coverage di 290 punti base al 50,8%. Dal punto di vista del capitale, il CET1 Fully loaded è in calo di 20 punti base al 10,8% (200 punti base di buffer rispetto al requisito SREP)”.
Equita conclude:
“Confermate le stime shortfall di capitale Tier 1 comunicate nel quarto trimestre del 2021, per l’appunto lo shortfall da 500 milioni a fine 2022”. E, in attesa della “presentazione del piano industriale il prossimo 23 giugno, l’entità dell’aumento di capitale è attualmente stimata in 2,5 miliardi ma è soggetta a revisione“.
Mps in attesa ok Bce e Ue: incertezze su tempi aumento capitale
Quest’ultimo fattore sta sicuramente innervosendo i mercati. Dallo stesso comunicato di Mps emergono diverse incertezze:
“Al momento il Piano è in corso di revisione al fine di definirne in dettaglio le direttrici e le azioni sottostanti, di tener conto dell’evoluzione del mutato scenario economico e di recepire quanto derivante dal confronto e di recepire quanto derivante dal confronto con le sopradette Autorità. L’approvazione del Piano rivisto costituisce presupposto essenziale per l’avvio dei processi autorizzativi di cui sopra e le posizioni delle predette Autorità costituiscono a loro volta un presupposto indefettibile per l’operazione di rafforzamento patrimoniale prevista dal Piano. La Banca sta fornendo tutti i chiarimenti richiesti dalle Autorità ma attualmente non vi è una stima precisa dei tempi necessari alle Autorità competenti per portare a termine i rispettivi processi approvativi. Nel contesto delineato, DG Comp e BCE devono valutare, per quanto di competenza, l’intervento dello Stato sulla base della viability stand alone della Capogruppo alla luce del Piano Strategico 2022-2026. Nell’ambito di tale valutazione non può escludersi che possano emergere, in linea di principio, circostanze ed elementi allo stato non prevedibili che potrebbero incidere sull’iter autorizzativo e quindi sul percorso di rafforzamento patrimoniale della Capogruppo che prevede la realizzazione di un aumento di capitale a condizioni di mercato; la valutazione di DG Comp pone, quindi, in linea di principio, incertezze rilevanti”.