Stretta Cina su colossi internet spaventa le Borse, Milano a -1%. Attesa per Powell
Ancora vendite sui mercati europei che oggi pagano la nuova strtta di Pechino sui colossi internet. I nuovi record toccati ieri da Wall Street passano quindi in secondo piano e le Borse europee oggi segnano cali consistenti, mentre il dollaro sale e i tassi dei Treasury continuano a calare (1,22% il decennale) in attesa di vedere cosa dirà oggi Powell.
Nuova stretta di Pechino sui colossi internet
Il contesto dei mercati resta incerto per via delle preoccupazioni legate alle prospettive dell’economia cinese dopo i dati inferiori alle attese diffusi ieri e la nuova stretta della Cina sul settore internet che ha portato l’indice Hang Seng di Hong Kong a segnare un calo dell’1,8%. Le nuove direttive del regolatore antitrust cinese mirano a vietare la concorrenza sleale limitando al contempo l’uso dei dati degli utenti e hanno determinato un forte calo di alcuni colossi Internet quotati a Hong Kong quali Alibaba, Tencent e JD.com. Lo scorso aprile l’antitrust cinese aveva comminato una multa record da 2,8 mld di dollari ad Alibaba per abuso della sua posizione dominante.
Sullo sfondo il nuovo picco mondiale di infezioni da COVID-19 guidato dalla variante Delta e il suo potenziale impatto sull’economia globale. La preoccupazione degli investitori si sta quindi spostando dall’inflazione alla crescita a livello globale.
Ciclici e banche in coda al Ftse Mib
Piazza Affari si accoda così all’umore negativo dei mercati. Il Ftse Mib, reduce dal -0,76% della vigilia, è arrivato a cedere l’1% circa e ora segna -0,89% a quota 26.213 punti. Si conferma oggi la debolezza dei ciclici con oltre -1% per Stellantis, Leonardo, ENI, Saipem e Tenaris. Male anche le banche (-1,10% Unicredit e -1,07% Intesa). Calo meno marcato per Banco BPM (-0,4%) su cui KBW ha alzato il rating a market perform.
In flessione anche Atlantia (-1,14% a 15,54 euro) dopo che la società ha annunciato la cessione dell’intera quota pari al 17,21% del capitale e dei diritti di voto detenuta dalla propria controllata Autostrade Portugal nella concessionaria portoghese Lusoponte per un controvalore complessivo di 55,7 milioni di euro.
Attesa per parole Powell, tapering si avvicina
Oggi focus sul discorso del presidente della Fed, Jerome Powell, con il consensus all’interno del board della banca centrale Usa che è sempre più verso un avvio del tapering (riduzione degli acquisti di asset) già in autunno. Il presidente della Fed di Boston, Eric Rosengren, si è espresso in tal senso e secondo quanto riporta il Wall Street Journal i funzionari della Fed stanno valutando di concludere gli acquisti di asset entro la metà del 2022, se la ripresa economica continuerà.
Il calendario macro oggi prevede la stima preliminare del Pil della zona euro per il secondo trimestre 2021. Per gli Stati Uniti sono diversi gli appuntamenti da cerchiare in rosso in agenda. A cominciare dalle vendite al dettaglio anticipate, segue la produzione industriale e la fiducia dei costruttori Nahb.
Oltreoceano da monitorare anche i riscontri che arriveranno prima dell’apertura del mercato dai conti trimestrali di Home Depot e Walmart.