Piazza Affari concentrata su stagione utili: Stellantis vola di quasi il 5% dopo semestrale
Partenza all’insegna della cautela a Piazza Affari, come nel resto d’Europa. A Milano, l’indice Ftse Mib si muove in rialzo dello 0,3% a 25.442 punti in una giornata puntellata dalla pubblicazione dei risultati finanziari di alcune big del Ftse Mib, tra cui Stellantis.
Il big dell’auto, nato dalla fusione tra Fca e Psa, è il miglior titolo del listino milanese con un guadagno di circa il 5% dopo la diffusione dei risultati del primo semestre 2021. Stellantis ha archiviato i primi sei mesi del 2021 con ricavi netti pro forma pari a 75,3 miliardi di euro, in crescita del 46%. Il risultato operativo rettificato pro forma si è attestato a 8,6 miliardi, con 11,4% di margine; registrando un margine record per il Nord America al 16,1%. Il gruppo ha fatto sapere che l’avvio del piano di sinergie è stato forte, con 1,3 miliardi di euro circa di benefici di cassa nel primo semestre 2021. Il flusso di cassa disponibile industriale pro forma è negativo per 1,2 miliardi. Il dato, spiega la nota, riflette gli impatti negativi sul capitale circolante dovuti a ordini di semiconduttori non evasi, compensando le sinergie nette positive. Infine, forte la liquidità industriale disponibile che è stata di 51,4 miliardi. Rialzi anche per Exor che sale dell’1,74%.
Per la stagione degli utili sotto la lente del mercato anche Generali (-0,53%) dopo i solidi risultati del semestre. In particolare, il gruppo assicurativo di Trieste ha registrato nel primo semestre del 2021 con un risultato operativo pari a 3 miliardi di euro (+10,4%) e un utile netto quasi raddoppiato a 1,54 miliardi contro i 774 milioni dell’anno scorso.
Tra i titoli sotto pressione c’è FinecoBank (-1,01%) che oggi pubblicherà i risultati finanziari. Ancora in calo Ferrari che ieri ha alzato il velo sui risultati del secondo trimestre che gli esperti di Equita definiscono “in linea”. La sim milanese ha confermato la raccomandazione hold sulla Rossa di Maranello e ha rivisto al rialzo dell’1% il target price che sale a 168 euro.