Petrolio ancora in rialzo: sotto lente stop Ue a petrolio russo entro 6 mesi. Oggi meeting Opec+
Ancora rialzi per il settore petrolifero, con il Brent che viaggia sopra i 111 dollari al barile (reduce dai guadagni di circa il 5% della vigilia) e il Wti che si avvicina alla soglia dei 109 dollari al barile. Il mercato guarda all’annuncio arrivato ieri dal presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, che di fronte al Parlamento europeo ha annunciato il sesto pacchetto di sanzioni alla Russia che prevede anche l’embargo graduale del petrolio russo entro sei mesi. “I paesi membri potrebbero prendere una decisione nei prossimi giorni, anche se potrebbero esserci alcuni ‘no’ da parte di paesi che dipendono fortemente dalla fornitura russa, in particolare Ungheria e Slovacchia”, sottolineano da ING ricordando che l’Unione europea importa una quantità significativa di petrolio greggio dalla Russia.
“Il periodo di 6 mesi fornisce il tempo per un cambiamento ordinato nei flussi commerciali. Tuttavia, ci sono dei rischi. La Russia potrebbe, infatti, fermare i flussi di petrolio verso l’UE prima che il periodo finisca, con l’Unione che sarebbe in difficoltà a reperire rapidamente altre forniture”, avvertono da ING indicando che esiste anche il rischio di sanzioni secondarie da parte degli Stati Uniti sul petrolio russo, che renderebbero difficile per qualsiasi Paese acquistare petrolio da Mosca. “Dato il complesso e rigido equilibrio tra domanda e offerta, il mercato non sarebbe in grado di far fronte a una perdita quasi completa dell’offerta petrolifera russa, e quindi se si dovesse assistere a questa situazione i prezzi potrebbero essere significativamente più alti”, aggiungono gli esperti della banca olandese secondo i quali “per ora, non sono probabili sanzioni secondarie, quindi ciò dovrebbe consentire a India e Cina di aumentare i loro acquisti di petrolio russo, liberando altre fonti di approvvigionamento per l’UE”. Intanto oggi è prevista la riunione mensile dell’Opec+ durante la quale i membri discuteranno la loro politica produttiva per il mese di giugno.