Opec+: ipotesi di compromesso quote produttive, tra le preferite di Equita Eni, Galp e Tenaris
L’attenzione del mercato torna a concentrarsi sul petrolio che questa mattina si muove in calo di oltre un punto percentuale. Nel dettaglio, il Wti cede l’1,6% sotto quota 72 dollari al barile mentre il Brent indietreggia dell’1,5% a 73,6 dollari. Sotto la lente le indiscrezioni sull’Opec+ che avrebbe raggiunto un compromesso con gli Emirati Arabi Uniti (UAE) che permetterà a quest`ultimo di incrementare la propria quota di produzione di petrolio. La posizione degli Emirati Arabi era stata chiave nell’incontro delle scorse settimane perchè aveva di fatto fatto saltare il meeting Opec+ a inizio luglio. Riunione che doveva stabilire l`accordo sulla produzione a partire da agosto e sull`allungamento dello stesso oltre aprile 2022. “Gli Emirati Arabi avrebbero ottenuto una modifica al livello di produzione usato come base di calcolo per quantificare i tagli”, segnalano gli analisti di Equita in un report diffuso oggi.
“Riteniamo che il raggiungimento dell`accordo possa essere un elemento `relativamente` negativo per i prezzi spot del Brent – in parte già riflesso dal calo di 2 dollari al barile del Brent di ieri – ma anche stabilizzatore della volatilità”, segnalano gli analisti di Equita sottolineando che l’unità di vedute da parte del Opec+ ha permesso infatti di riportare le quotazioni del greggio su livelli precedenti a quelli della pandemia”. Nel settore oil&gas i titoli preferiti di Equita sono ENI/Galp fra le integrate e Tenaris fra le services.