Non solo nodo calcio per TIM, analisti temono guerra prezzi nel fisso
E’ stata un’altra settimana delicata in Borsa per Telecom Italia. Il rimbalzo di oggi (+1,06% a 0,3902 euro) cancella solo in minima parte i ribassi nelle scorse sedute che hanno proiettato il titolo sui minimi a oltre 4 mesi. Oltre al sell-off generalizzato che ha colpito l’azionari, ieri il titolo della maggiore tlc italiana ha dovuto fare i conti con la decisione dell’Antitrust di avviare un’istruttoria riguardo ad alcune clausole dell’accordo fra Tim e Dazn per la distribuzione e il supporto tecnologico relativo ai contenuti dei Pacchetti 1 e 3 dei diritti per la visione delle partite del Campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024.
Accordo Tim-Dazn che per TIM rappresenta una opportunità importante per attrarre nuovi clienti. Nei giorni scorsi la tlc guidata da Luigi Gubitosi ha annunciato le offerte sul calcio. “Un’offerta commercialmente attraente, dal momento che consente di accedere all`intera Serie A e alla Champions League – ad eccezione dei match distribuiti in esclusiva da Amazon – allo stesso prezzo oggi offerto da DAZN per la sola Serie A.”, rimarca oggi Equita SIM che vede TIM in grado in tal modo di attrarre clienti dai concorrenti e di portare a nuove attivazioni. Equita stima che TIM riuscirà ad attrarre 1,3 mln di clienti calcio entro fine anno e 1,8 mln entro fine 2023. Di questi, circa il 40% sono ipotizzati arrivare da concorrenti o da nuove attivazioni.
L’offerta calcio è vista quindi di supporto per TIM, che di contro dovrà fronteggiare la crescente concorrenza sui prezzi nella rete fissa. Il rischio è quello di una vera e propria guerra dei prezzi e già ci sono chiare avvisagnie in attesa delle prossime mosse di Sky e del debutto di Iliad sulla rete fissa.
Rischio guerra prezzi, competitor hanno già rivisto al ribasso offerte
Nell ultime settimane i principali concorrenti di TIM, probabilmente anche per contrastare il deflusso di clienti, hanno rivisto le loro offerte al ribasso rispetto a prezzi vicini ai 30 euro solo alcuni mesi fa. Oggi le offerte vanno tra i 23 e 26 euro da parte dei player più rilevanti (Fastweb, Wind, Vodafone). “Visto il deterioramento nella disciplina dei prezzi e un gap di prezzo che si è significativamente allargato tra TIM e i concorrenti, ci sembra difficile per TIM mantenere il trend di leggera crescita dell`ARPU fisso che avevamo ipotizzato in precedenza (+1% CAGR) pur con il contributo dell`offerta calcio, e abbiamo quindi ridotto le stime di ARPU a -1% CAGR (-4% CAGR ex-calcio)”, argomenta Equita indicando unimpatto sulle stime di ebitda domestico risulta pari a circa -3% sul 2022-23. La sim milanese ha così deciso di tagliare il rating su TIM da buy a neutral con prezzo obiettvivo sceso a sua volta da 0,5 a 0,42 euro.
Focus su mosse Sky e arrivo Iliad
Sul fronte rete fissa preoccupano anche le indiscrezioni circa le prossime mosse di Sky che sarebbe pronta a proporre prezzi più competitivi su gli abbonamenti per la banda larga, con sconti fino alla metà del costo attuale. Una mossa che segnalerebbe un ulteriore peggioramento del contesto competitivo sulla rete fissa, con Sky che abbandonerebbe la strategia di posizionarsi a premio rispetto al settore. Va ricordato, inoltre, che nei prossimi mesi è atteso anche l’arrivo dell’offerta di Iliad sulla rete fissa.