NextGenerationUe: obbligazioni nuovo safe-heaven europeo per gli investitori a lungo termine
Le obbligazioni NextGenerationEU sono il nuovo safe-haven europeo da inserire nel proprio paniere. Questo il pensiero degli investitori a lungo termine secondo cui il fondo NextGenerationEU (NGEU) avrà un ruolo fondamentale nell’armonizzazione i costi di finanziamento di tutta l’area Euro, ma la compressione degli spread sarà irregolare.
Obbligazioni NextGenerationUe: domanda boom
Come afferma Althea Spinozzi, Senior Fixed Income Strategy, per BG Saxo, ’Italia sarà il maggiore beneficiario di questa nuova tendenza, mentre i titoli di stato francesi ne potrebbero risentire poiché le obbligazioni fino a cinque anni forniscono un rendimento inferiore rispetto alle nuove obbligazioni NGEU.
Una ricerca di Goldman Sachs sottolinea che uno dei rischi alla base delle obbligazioni NGEU è la mancanza di protezione da scenari estremi come una rottura della zona euro. Tuttavia, ora che l’UE sta facendo importanti passi in avanti verso una migliore integrazione europea, sembra che questo scenario sia improbabile. Ad ogni modo, i titoli di stato francesi, nella parte anteriore della curva dei rendimenti, sembrano essere una distorsione del mercato provocata dalle politiche della BCE. Proprio per lo stesso motivo, i rendimenti dei titoli di stato greci sono ora inferiori a quelli dell’Italia.
Gli investitori a lungo termine vorranno acquistare di più questo tipo di obbligazioni, trattandosi di un’opportunità per comprare un safe-haven e allo stesso tempo ottenere un considerevole guadagno rispetto ai Bund tedeschi. Ciò spiega perché la tranche di 30 anni ha registrato la più alta domanda nelle recenti vendite di obbligazioni: offre circa 40 bps sopra un Bund a 30 anni con un rendimento dello 0,732%.
La scelta di emettere un terzo delle obbligazioni NGEU come green bond non è casuale inoltre. Gli investimenti ESG hanno un orizzonte di lungo termine maggiore rispetto agli investimenti tradizionali. In questo modo, i politici si assicurano che lo stimolo fiscale sosterrà la prossima generazione (di cittadini europei), proprio come suggerisce il nome del fondo.
Inoltre, l’UE risparmierebbe un sacco di soldi emettendo obbligazioni verdi. Infatti, lo spread “greenium” che quest’ultime pagano rispetto al loro benchmark è attualmente tra -2 e -6bps. Oltre 240 miliardi di euro di debito rappresentano un risparmio che va da 48 a 144 milioni di euro. Ora la domanda, conclude l’analista di BG Saxo, è se questo “greenium” può essere compresso ulteriormente, dato che gli investitori ESG sono affamati di offerta e un maggior numero di nuovi investitori è attratto dal nuovo benchmark verde europeo.