Minute Fed: ‘sorpresa al rialzo inflazione Usa dovuta a carenze prodotti e lavoro con reopening economia’
“I partecipanti hanno attribuito la sorpresa al rialzo dell’inflazione alle limitazioni sull’offerta di prodotti e di lavoro più diffuse di quanto anticipato in precedenza e a un balzo più sostenuto delle attese della domanda dei consumatori, avvenuto con la riapertura dell’economia”. E’ quanto si legge nelle minute del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, relative all’ultimo meeting del 15-16 giugno.
“La maggior parte dei partecipanti ha osservato che i fattori principali che hanno contribuito all’aumento dell’inflazione sono arrivati da settori colpiti da problemi nell’offerta o da quei settori in cui i livelli dei prezzi stavano recuperando da valori che erano stati depressi dalla pandemia. Molti partecipanti hanno rimarcato che le limitazioni che hanno colpito la catena di approviggionamento e le carenze dei fattori input faranno salire la pressione sui prezzi fino all’anno prossimo”. In ogni caso “alcuni partecipanti – si legge ancora nei verbali – hanno notato che i dati sulle aspettative di inflazione di più lungo termine sono rimasti all’interno dei range ampiamente in linea con gli obiettivi (di inflazione della Fed).
Da segnalare che dal dot plot della riunione di metà giugno della Fed -documento che indica le aspettative di ciascun esponente del Fomc -è emerso che le aspettative della banca centrale Usa guidata da Jerome Powell sono, in media, di due rialzi dei tassi nel 2023. La Fed ha d’altronde rivisto al rialzo le stime sulla crescita dell’inflazione Usa a +3,4% quest’anno, ben oltre il +2,4% atteso nel precedente outlook.