News Finanza Notizie Italia Borsa Milano si unisce a coro ribassi, Tenaris giù in balia dell’umore (ballerino) del petrolio

Borsa Milano si unisce a coro ribassi, Tenaris giù in balia dell’umore (ballerino) del petrolio

6 Luglio 2021 17:47

Cali a Piazza Affari che si unisce al sentiment ribassista delle principali Borse europee. Dopo un avvio di giornata all’insegna della cautela, l’umore è peggiorato nel pomeriggio con l’avvio poco mosso di Wall Street. Sui mercati sembra esserci voglia di una pausa dopo i recenti rialzi e alla vigilia delle nuove indicazioni che arriveranno da Oltreoceano con la pubblicazione delle minute della Fed relative all’ultima riunione di giugno. In questo clima di incertezza e prudenza, la Borsa di Milano ha chiuso i battenti in calo, con il Ftse Mib che ha terminato le contrattazioni con una flessione dello 0,84% a quota 25.227,92 punti.

Tra i singoli titoli acquisti su Recordati che ha terminato gli scambi sopra quota 50 euro (+2,98%), seguita da DiaSorin e Inwit che hanno messo a segno una crescita rispettivamente del 2,65% e dell’1,33 per cento. Nel corso della seduta a Piazza Affari si è messo in evidenza anche il titolo Enel che ha oltrepassato oggi la soglia psicologica degli 8 euro, per chiudere poco sotto (+0,44%). A dare slancio a Enel contribuisce la discesa dei rendimenti sull’obbligazionario.

Giornata a due velocità, invece, per le big del comparto oil in balia dell’umore ballerino del petrolio. La peggiore è stata Tenaris che ha chiuso la giornata con un tonfo di oltre il 4%, cali di quasi il 2% anche per Eni. In primo piano per le quotazioni del greggio, con il Wti che sul finale di seduta sta cedendo circa il 2% e il Brent perde circa il 3% sotto la soglia dei 75 dollari al barile, il fallimento del vertice Opec+ con la nuova riunione indetta per ieri che è saltata dopo lo scontro della scorsa settimana che ha visto gli Emirati Arabi Uniti opporsi alla proposta di proroga di otto mesi dei limiti alla produzione. Nulla di fatto che significa che non ci sarà l’atteso aumento della produzione da agosto e la prima reazione di stamattina del mercato è stata una nuova ondata di acquisti sul petrolio, che però si è sgonfiata nel corso della seduta. La giornata si è chiusa con un calo del 3% circa per Telecom e c’è stata una certa debolezza anche nel comparto bancario, con Banco Bpm che è arretrata del 3,15% e Mediobanca che è scesa del 3% circa dopo che ieri il titolo aveva cavalcato il ritorno di rumor circa un possibile avvicinamento con Banca Mediolanum.