Rifiuti: pubblicato secondo consultation paper. In attesa delle decisioni delle regioni sui rispettivi impianti (analisti)
La regolazione dei rifiuti urbani per il periodo 22-25, con l’introduzione di un sistema RAB based anche per gli impianti di trattamento. Questo l’oggetto del secondo consultation paper sul Waste pubblicato dal regolatore. Gli elementi principali del consultation paper sono il riconoscimento in tariffa di tutti i costi operativi e di capitale, basati sui valori reali del gestore (tariffe 22 basate sui costi 20). Per la remunerazione del capitale viene applicato un sistema RAB based anche per gli impianti di trattamento e pre-trattamento.
Nel caso del trattamento, ricorda Equita, la regolazione si applicherà solo agli impianti considerati `integrati` (intero ciclo in una singola entità) e agli impianti considerati `essenziali per il ciclo-minimo` (in aree a fallimento di mercato). Tutti gli altri impianti, considerati `aggiuntivi`, non saranno regolati ma avranno obblighi di trasparenza nei prezzi di accesso.
Infine, ricorda Equita, verranno introdotti incentivi e penalità in base alla qualità del servizio ed alla struttura degli impianti (ie. penalità per il conferimento in discarica). La definizione degli impianti `regolati` spetterà al governo, tuttavia, considerati i tempi stretti, ARERA propone che siano le regioni decidere entro novembre 2021. In caso di mancata decisione, gli impianti saranno tutti considerati `aggiuntivi` e quindi non regolati.
Le local utilities quotate non sono società integrate (in virtù della gestione separata degli impianti di trattamento) e la gestione `asimmetrica` (impianti essenziali/non essenziali) dovrebbe consentire di mantenere gli attuali assetti. Occorrerà tuttavia verificare le decisioni delle regioni sui rispettivi impianti concludono gli esperti della Sim milanese, In particolare su A2a “ci aspetteremmo che la Lombardia non modifichi l`attuale sistema, considerando la TARI fra le più basse in Italia, ma occorrerà verificare le decisioni della Campania per l`impianto di Acerra. Hera ha già una disciplina simile agli impianti essenziali e non dovrebbe quindi subire impatti rilevanti dal nuovo assetto regolatorio” concludono.