Stangata vacanze, nella top ten dei rincari al primo posto i voli nazionali
Un’estate all’insegna del caro prezzi è quella che attende gli italiani nel 2021. E’ l’Unione Nazionale Consumatori che ha elaborato i dati Istat per stilare la classifica dei prodotti più rincarati nel mese di giugno.
Estate 2021: la top ten dei rincari
Al primo posto dei rincari troviamo i voli nazionali. Rispetto a maggio, viaggiare in aereo nel belpaese ha visto un aumento del 19,7%, collocandosi al primo posto della top ten. Al secondo posto villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili con un rialzo del 16,9%. Sul gradino più basso del podio i voli internazionali saliti del 10% sul mese precedente.
Non si salva nemmeno chi vuole noleggiare un’auto o vuole affittare un posto auto nel luogo di villeggiatura: dovrà pagare il 6,3% in più rispetto a un mese fa. In quinta posizione la voce che forse rappresenta più le vacanze, il pacchetto turistico: quelli nazionali saranno più cari del 4,5%. Seguono il trasporto marittimo (+2,9%), i pacchetti vacanza internazionali (+2,5%), i musei, parchi e giardini (+1,8%), il trasporto ferroviario passeggeri (+1,1%), mentre chiudono la graduatoria i servizi ricreativi e sportivi che includono anche la voce stabilimenti balneari (parchi di divertimento, piscine, palestre, stabilimenti balneari, impianti sportivi) con un +0,9% (9 volte l’inflazione mensile, pari allo 0,1%).
Non entrano nella top ten, anche se per un soffio, i ristoranti (+0,6%).
In base ai calcoli del Codacons, andare in vacanza costerà questa estate in media l’11% in più rispetto al 2020, e per una villeggiatura la spesa procapite aumenterà di circa 98 euro tra spostamenti, alloggi e servizi. Dagli spostamenti in auto, treno o aereo, ai soggiorni presso strutture ricettive, passando per l’affitto di ombrelloni, sdraio e lettini e alle consumazioni presso bar e ristoranti, tutto questa estata costa di più – denuncia l’associazione – Con le riaperture gli esercizi al pubblico, i lidi, gli hotel, hanno modificato le proprie politiche tariffarie, applicando rincari tesi a compensare le perdite degli ultimi mesi, i maggiori costi di sanificazione e messa in sicurezza dei locali, e il contingentamento delle presenze che, di fatto, riduce i ricavi.
Il quadro che ne emerge è quello di una estate in cui una vacanza costa sensibilmente di più rispetto al 2020, nonostante già lo scorso anno stabilimenti balneari, strutture ricettive ed esercizi vari abbiano ritoccato i listini con la scusa del Covid – rileva il Codacons – In base alle stime dell’associazione, nel 2021 la spesa procapite per una villeggiatura estiva di 10 giorni costerà in media l’11% in più, passando – considerata la spesa per spostamenti, soggiorni, servizi vari, pasti e consumazioni – dagli 898 euro del 2020 ai 996 euro del 2021, con un incremento pari a +98 euro a persona.