Finanza Notizie Italia Unicredit prepara un back to office ibrido con 40% della settimana in smartworking

Unicredit prepara un back to office ibrido con 40% della settimana in smartworking

2 Luglio 2021 08:52

Niente ansia da back to office per Unicredit. La banca di piazza Gae Aulenti sta lavorando a un modello ibrido che prevede una nuova normalità suddivisa tra ufficio e casa. Il graduale ritorno in ufficio partirà a settembre, in linea con quello che stano facendo altre grandi banche Usa ed europee (c’è chi come JP Morgan Chase ha chiesto alla maggior parte dei suoi dipendenti statunitensi di iniziare a riempire gli uffici già settimana prossima)  propendendo però per un ritorno soft prima di iniziare un progetto pilota con due giorni alla settimana di smartworking su base volontaria per i dipendenti non impegnati nelle filiali, questi ultimi invece potranno optare per un giorno a settimana. 

Il group operating officer di Unicredit, Ranieri de Marchis, ha spiegato a Bloomberg che, dopo il graduale ritorno in ufficio a settembre, il progetto pilota prenderà forma nel quarto trimestre del’anno e diverrà pienamente operativo nel 2022. 

Lo smart working, rivelatosi utile e strategico durante la pandemia, non si ferma quindi. Prima della crisi Covid l’azienda concedeva ai suoi dipendenti mediamente un giorno a settimana di lavoro da remoto. In questa fase, le compagnie di tutto il mondo stanno valutando quanta flessibilità lasciare ai propri dipendenti dopo svariati mesi di lavoro forzato da casa in seguito ai vari lockdown registrati in concomitanza con i picchi dei contagi.

Modello ibrido che verrà abbracciato anche dalla banca svizzera Ubs, mentre Morgan Stanley ha detto che si aspetta da settembre il rientro alla sede centrale di Manhattan della maggior parte dei suoi dipendenti.

FABI appoggia la scelta di UniCredit

Tornando a UniCredit, la banca concederà anche ai dipendenti di filiale in media un giorno a settimana di lavoro da remoto. Mario Sileoni, segretario generale di FABI, ha commentato: “Questo è un primo passo importante nella giusta direzione. Ovvero dare la possibilità ai lavoratori di tornare in ufficio o lavorare parzialmente da remoto, in linea con quanto dice il contratto nazionale, che consente sino a 10 giorni di smart working al mese”.

Al momento all’incirca il 40% dei dipendenti della banca a livello globale è impiegato presso gli uffici centrali.