Crisi Alitalia: governo propone un fondo per i biglietti con il decollo di Ita. Come funzionerà
Un fondo che consente a chi ha acquistato i biglietti della vecchia Alitalia di essere rimborsato quando avverrà il passaggio alla newco Ita. Questa la soluzione prospettata dal governo italiano per superare l’ultimo ostacolo di rilievo frapposto dalla Ue al decollo della nuova compagnia che andrà a rimpiazzare la vecchia e malconcia Alitalia.
Dossier Alitalia: Italia propone un fondo per i biglietti non usati
La proposta italiana in particolare, prevede la costituzione di un fondo nello stato di previsione del Mise, con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2021, diretto a garantire l’indennizzo dei titolari di titoli di viaggio e voucher emessi dall’amministrazione straordinaria e non utilizzati alla data del trasferimento dei compendi aziendali a Ita. Secondo la proposta recepita nel decreto legge approvato nel pomeriggio dal Consiglio dei ministri, questo trasferimento può avvenire anche mediante trattativa privata, cioè non ci sarà una gara per trasferire le attività di voli di Alitalia a Ita.
Come scrive Il Sole 24 Ore, il decreto precisa che «l’indennizzo è erogato esclusivamente nell’ipotesi in cui non sia garantito al contraente analogo servizio di trasporto, ed è quantificato in misura pari all’importo del titolo del viaggio». Le “modalità attuative” sono stabilite con decreto del Mise. In concreto, i passeggeri avranno diritto al rimborso dei biglietti prevenduti se non ci sarà la possibilità di utilizzarli per essere «riprotetti» con altri vettori.
Cosa ne pensa Bruxelles? Ieri la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager incontrava in teleconferenza il ministro dell’Economia Daniele Franco e il ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e una portavoce dell’esecutivo comunitario ha definito costruttivo l’incontro ma senza andare nei particolari.
Plaude alla proposta di istituire un fondo che consente a chi ha acquistato i biglietti della vecchia Alitalia di essere rimborsato, Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Sia chiaro, però, che la soluzione di un fondo statale per indennizzare i viaggiatori è accettabile solo a condizione che il consumatore non debba avere complicazioni burocratiche e sia sufficiente la mera presentazione del biglietto. Non vorremmo, infatti, che per accedere al fondo si debba procedere all’italiana, con l’obbligo di dover compilare strani modellini magari da inviare con plico raccomandato senza busta, oppure si accetti la posta certificata, ma solo se sottoscritta mediante firma digitale” prosegue Dona. “E’ poi importante la tempistica e il rispetto del Regolamento (CE) n. 261/2004 che prevede il rimborso entro sette giorni dalla cancellazione e una compensazione pecuniaria se non si viene informati della cancellazione con almeno 2 settimane di preavviso” conclude Dona.