Piazza Affari tonica: Azimut e CNH le migliori del Ftse Mib, bene anche Intesa
In recupero Piazza Affari che trova sponda nei nuovi record toccati da S&P 500 sotto la spinta dei colossi bancari. Il Ftse Mib chiude a 25.357 (+0,52%) recuperando in parte il calo di oltre l’1% di ieri con una seduta condizionata dalla crescente diffusione della variante Delta del Covid.
Tra le blue chip di Piazza Affari spicca il +3,3% a 20,95 euro di Azimut. Contrastate le banche con Intesa Sanpaolo (+1,16% a a 2,357 euro) in prima linea, mentre Bper e Banco BPM hanno ceduto entrambe più dello 0,80%. Oltreoceano i colossi bancari, da JP Morgan a Goldman Sachs, hano rivisto al rialzo la politica die dividendi in scia all’esito positivo degli stress test.
Giornata positiva per Enel (+0,8%) che allunga sopra gli 8 euro. In frazionale calo invece ENI (-0,04%). Tra gli industriali rialzo del 2% per CNH, mentre segnano oltre +1% Interpump, Ferrari e Prysmian. Ben comprata oggi anche Telecom Italia (+0,89%).
Seduta in ribasso invece per Nexi (-1,2% a 18,56 euro). A pesare sul titolo i rumors secondo cui si andrebbe verso lo stop dal primo luglio al cashback di Stato. L’ufficializzazione non c’è ancora, ma secondo alcune indiscrezioni stampa circolate ieri al termine della Cabina di Regia il governo sembrerebbe pronto a sospendere la misura già a partire dal secondo semestre 2021. Il cashback, una delle iniziative del ‘Piano Italia Cashless’ promosso dal precedente esecutivo, prevede rimborsi che effettuano acquisti con carte elettroniche. Secondo quando si apprende, il cashback potrebbe dunque essere stoppato domani 30 giugno, mandando così archivio il primo semestre dell’anno con il pagamento dei rimborsi relativi alle transazioni effettuate con app e carte di debito e credito.